Beba, la trasformazione è in atto, si parte dalla Crisalide

Musica

Fabrizio Basso

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L'atteso album d'esordio dell'artista torinese sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico dal venerdì 22 ottobre per Island Records Universal Music Italia. L'INTERVISTA

Pioniera del rap femminile in Italia, nonostante la giovane età, Beba questa volta alza l'asticella della sfida. Col suo primo disco, Crisalide, annuncia una rinascita e un percorso che si preannuncia impegnativo e lungo, ma se ci sono due caratteristiche che non difettano a Roberta Lazzerini, questo il suo nome sulla carta d'identità, sono la tenacia e il coraggio. Dell'album, in uscita il 22 ottobre, abbiamo parlato su zoom. Premetto che è una artista che seguo da tempo, quasi dai suoi esordi. Perché la sua originalità, la sua capacità di fare featuring sia con Salmo che con Anna Tatangelo, per citare due esempi, dimostrano una apertura mentale non consueta per quella generazione nata anagraficamente nella prima metà degli anni Novanta. Le sue canzoni sono finestra sulla quotidianità, storie di vita e di anima nelle quali chiunque le ascolta si sente partecipe e co-protagonista.

Roberta partiamo dalla storia del disco: quanto il covid lo ha rallentato e migliorato? Il tuo nome gira da tempo però per l’album ti sei presa i tuoi tempi…
Ha preso forma a febbraio quindi nasce post covid. Pensa che ne avevo uno già pronto a primavera 2020, ma la quarantena lo ha bloccato. Ora dico che è stato giusto perché mi ha invitato a riflettere sulla mia direzione e lo ho buttato e ho ricominciato. Ci ho messo tanto a uscire con un album perché ho preferito un percorso di singoli per arrivare a un progetto più identitario e sono felice così.
Già i featuring scelti, anche quelli non presenti nell’album, per la loro versatilità sono sinonimo di crescita: ne sei consapevole?
Sto lavorando molto su chi voglio essere come artista. Quindi la risposta è sì.
L’album parte strappando pagine di diario e ripartendo da te: sei già farfalla dalla prima canzone?
Resto crisalide, ho iniziato un nuovo percorso, sono in trasformazione. Sarà un lungo viaggio e c'è molto lavoro da fare, non sono ancora farfalla.
Che differenza c’è tra la tua Bambola e quella di Patty Bravo: anche lì c’era qualcuno che sapeva far male da piangere. La tua è più consapevole?
E' più legata a livello relazionale però la metafora è simile, il tema è cosa rimane dopo essere stata usata. Sono fan di quel pezzo, involontariamente ne assorbito l'atmosfera.
Chi è la Chiara cu dedichi una canzone?
E' una lettera scritta ma mai inviata alla mia migliore amica del periodo della crescita ma che non è più parte della mia vita. Sono ricordi che portano romanticismo e che non vivrai mai più. Ma la prima amica come il primo amore lasciano un gusto dolce.
Anche Comunque Ciao racconta di una perdita, di due strade che si dividono: hai altri bei discorsi preparati?
Le strade si separano e io ho voluto fotografare l’imbarazzo dell’incontro con una persona con la quale ti lavavi anche i denti insieme e ti ritrovi a parlare del tempo e sei bloccato tra un mi manchi e sei uno str***o. In certe situazione tendo a improvvisare discorsi.
Demodè mi sembra di vedere una instagram story: è il brano a mio avviso più ironico.
E’ il pezzo più forte del disco, mi fomenta, sono fan di Stromae e quindi ho voluto una sonorità francese fresca.
In Fili del Tram prendi e vai a Roma: mi racconti una tua follia per amore?
Una volta sono andata a dormire litigata col mio compagno che vive a Roma, lo ho fatto indispettire. Il giorno dopo, nonostante lui lavorasse e io la sera avevo un impegno di lavoro a Milano, ho preso il treno e mi sono preentata al lavoro da lui, siamo stati insieme meno di mezza giornata e poi sono tornata a Milano. Praticamente ho trascorso più tempo in treno che con lui.
Whisky, Rum e Cola o Moscow Mule…quale il tuo preferito?
Ho fatto la bartender amo il whisky ma se sono in giro vado di Moscow Mule.
Lesbo Chic, l’Italia è a tuo avviso un paese no gender o resta progressista solo a parole?
Lo è più di altri ma spesso dipende dalle città, da dove vivi.
Contro i Locali chiusi gli orari si pure i fusi: credi che ci stiamo normalizzando?
La ho scritta in piena chiusura, quando non se ne usciva dalla pandemia. Ora hanno riaperto le discoteche, spero che si capisca che il nostro è l'unico settore rallentato, che la cultura è stata sacrificata.
In tutto l’album ho percepito la sensazione di una entità assente, di una mancanza: è così?
Giro intorno all’amore in tutte le sue sfaccettature, quello tossico, finito, ritrovato, quello per gli amici o per una città ma soprattutto l'amore per se stessi, quello che a volte manca.
Cosa resta della Beba di Joker Mixtape del 2015?
Oggi sono più vicina a quella Beba lì che nella fase di passaggio degli ultimi anni. Ho le spalle larghe, metto il petto in fuori, ho combattuto per trovare un mio spazio, per meritare il rispetto dei colleghi maschi. Lì scrivevo le mie storie e ora mi sono ripresa le mie origini.
Perché solo 5 instore?
Quando sono stati definiti è stato fatto quello che si poteva. Sono comunque tra le prime a farli.
Che accadrà nella tua agenda da qui a fine anno?
Ora vado qualche giorno al mare perché in estate non ho fatto vacanza perché lavoravo al disco. Per i live non ho ancora novità, li aspetto con ansia perché sono il motivo principale per cui ho scelto questo lavoro!

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