Alessandra Amoroso si racconta in Tutto Accade, una storia di consapevolezza

Musica

Fabrizio Basso

L'album è un racconto diretto e sincero di vita, grandi cambiamenti, scelte e nuove prospettive racchiusi in 14 brani inediti. L'INTERVISTA

Non ci sono dubbi, Tutti Accade è un album verità. Così lo ha definito Alessandra Amoroso ma è la stessa percezione che prova chi lo ascolta. Un album sincero, di consapevolezza, di cambiamento. Un album maturo nel quale l’artista si mette a nudo completamente per la prima volta e racconta di sé, di cambiamenti importanti, di scelte difficili e di grandi traguardi. Tutto Accade accoglie 14 brani inediti che vantano le firme di una squadra d’autori d’eccezione della scena pop italiana, scelti con cura per l’occasione e guidati dalla stessa Alessandra: Paolo Antonacci, Davide Petrella, Federico Zampaglione, Federica Abbate, Giordana Angi, Rocco Hunt, Roberto Casalino, Cheope, Virginio Simonelli, e poi ancora Federica Camba, Daniele Coro, Antonio Iammarino, Daniele Magro, Fabio Gargiulo Davide Simonetta. Il tutto arricchito da un’importante ricerca stilistica, nuove sonorità e produttori del calibro di Dario Faini, Francesco “Katoo” Catitti e Takagi & Ketra.


Partiamo dalla storia dell’album: quando la pandemia lo ha rallentato e ti ha permesso di cambiare delle cose in corsa?
Tanti brani sono nati prima dei fatti accaduti realmente nella mia vita, su alcuni ci ho poi rimesso mano col consenso degli autori ma la pandemia ha fermato i miei pensieri e le mie emozioni perché non frequentando nessuno e mancando dunque il nutrimento umano ho avuto una chiusura totale anche nel mettere insieme i pensieri.
C’è una sottile, a volte neanche troppo, melanconia in tutte le canzoni.
Melanconia si ma poi sì è evoluta e non è rimasta. Certo raccoglie la vita e gli accadimenti, le mancanze e i dolori ma la vita è anche questo. Trasformarlo in gioioso era il mio intento perché quando le cose non vanno come vorresti c'è sempre un modo di venirne fuori. E' finito l’amore ma non il bene, la cicatrice me la accarezzo e la rendo un ricordo positivo nella testa.
In questo periodo quale è il sogno nella tasca che accende il tuo sorriso grande?
Portare a compimento il concerto a San Siro del 13 luglio 2022.
L’Orsa Maggiore è la tua stella polare verso l’infinito?
Verso l’infinito è oltre. Io vado oltre Marte.
In Canzone Inutile la sensazione è che ti togli qualche sassolino…e comunque io credo che quello che rimane dentro una canzone ha sempre un motivo nobile.
Ho bisogno sempre di immaginarmi qualcosa, di avere la fotografia del momento. La canzone che citi ogni volta che la ascolto mi fa pensare a cose diverse. Nell’ultimo ascolto ho pensato a me, ad Ale che la dedica a Sandrina. Ecco io vorrei rimanere in questa vita come una canzone.
L’amore a volte è strano oppure è sempre strano?
Lo è sempre ma se ci metti tutte le intenzioni più belle del mondo può anche essere meno strano. Ho imparato amore per me, ora mi ascolto e mi parlo ma non indosso una camicia di forza. Solo per amore scendo a compromessi, però quell'amore deve farmi sentire libera e sicura.
Il titolo è Piuma ma anche questa è una canzone bella pesante col suo addio a metà strada?
Non mi lascia amarezza, a me lascia leggerezza. Fa male una storia che finisce ma non finisce la vita e il bene si trasforma. L’amore ha il potere di trasformarsi. La sofferenza è diventata una carezza.
In questo periodo il tuo letto è fatto o è sfatto?
Sono ordinatissima, mia mamma ci teneva tantissimo, da giovane mi faceva due palle per l'ordine ma ora comprendo che aveva ragione. Prima non uscivo se tutto non era in ordine. Neanche una goccia nel lavandino doveva esserci, quest'ansia ora la ho un po’ tolta.
Tutte le cose che io so…ha una dedica speciale?
E' scritta con Cheope e Federica Abbate, parla di una una perdita, come mi sono sentita senza questa importante figura. A chi mi ascolterà dico che a volte le cose succedono e non devono essere prese in modo negativo, il dolore io lo ho trasformato in un ricordo bellissimo, quando penso a mia nonna parte il sorriso pur restando la cicatrice.
Il mare di Che Sapore ha è quello del tuo Salento? Hai mai visto un mare altrettanto bello?
Il gusto è salato. Certo qualcuno altrettanto bello lo ho visto però sono le sensazioni che sono diverse. Quando arrivo in auto a casa o decolla l’aereo succede una cosa meravigliosa, mi arriva un odore. E’ come se quel mare mi abbracciasse, riconosco vento, odori e colori della mia terra.
Possiamo dire che nella stanza è entrata la consapevolezza che hai di te?
Sì. La consapevolezza la uso tanto, so chi sono oggi, cosa voglio e come sono come voglio essere me stessa.
Gli instore come si svolgeranno?
Durano tantissimo, a ogni persona faccio domande e per questo si protraggono per ore. Non so come lo affronterò, di certo con entusiasmo. Ho ideato una panchina con un led che fa luccicare Tutto Accade e le mie faccette. Come essere in un bar. E' l'unico momento che posso stare con i miei fan. Nella mia testa il palco è rialzato solo per farmi vedere meglio la gente che ho di fronte. Senza questa finalità potrei farne a meno.
Sei già in ansia per San Siro?
Più che ansia ho voglia di esplodere di gioia, di raccontare i miei 13 anni di carriera. Manco dal palco da due anni e mezzo e voglio vivere e non tremare!

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