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Veronica Surrentino ci fa vivere gli attimi A Passo Lento: la playlist

Musica

Ci sono istanti della vita che bisogna cogliere, è necessario chiudere gli occhi e abbandonarsi a loro senza aluna difesa, anche quando la corrente pare remare contro...assecondare l'istinto. Questa artista romana di rara sensibiltà ci porta verso le stelle attraverso la sua musica e dieci canzoni che scandiscono il ritmo dell'anima. E' uscito il vieo del suo singolo

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1) Guido Piano (Fabio Concato)

Sono in macchina, bambina. Occhi spalancati e curiosi sul finestrino. Colonna sonora dei viaggi in famiglia, confortata dalla serenità incondizionata e dalla spensieratezza degli anni più belli.
 

2) Notturno op. 9 n. 2 (Fryderyk Chopin)

Il ricordo più forte, mio nonno che spolvera i suoi dischi di musica classica con il sorriso di chi ha già capito. Il primo pianoforte, il primo contatto con quell’arte che ferma il tempo.

3) Amazing Grace (vers. Oleta Adams)

Un pomeriggio d’estate, tanto pubblico venuto ad assistere ad uno spettacolo di musica classica, io che “infrango” tutte le regole di repertorio e incoraggiata da un insegnante meraviglioso la canto da sola al pianoforte, dimenticando la timidezza per la prima volta. Una passione, quella per il gospel, che continuerà senza pausa negli anni.

4) Settembre (Antonello Venditti)

Il cortile di una scuola, le cuffie nelle orecchie. Tante aspettative disattese. In quel periodo non esistono canoni estetici in cui mi riesca ad accettare. E’ solo la musica che rende il mio peso più “leggero” e mi permette di sognare.

5) Run To You (Whitney Houston)

La radio accesa vicino al letto, il modo in cui mi addormento da sempre. La voce più intensa che abbia mai ascoltato. Il testo scritto su un foglio improvvisato nel tentativo di cantarla, di sentire quelle note nelle mie corde…gli anni che poi ci vorranno per capire davvero come “suonare la voce”.

6) Always (Bon Jovi)

Il desiderio di averla come regalo. Mio padre che il giorno di Natale mi accontenta. Una ballad potente, un genere diverso da ciò che ero solita ascoltare, una voce così particolare con quel “graffiato” che mi affascina e che provo a capire, ad “imitare”.
 

7) Gravity (Sara Bareilles)

Notte insonne, pensieri che si rincorrono senza tregua. Un testo meraviglioso, l’immagine di un’artista moderna, incredibile. Quella capacità di tradurre le emozioni in musica. L’ispirazione che arriva forte e incontrollabile.
 

8) I’ll Be Over You (Toto)

Torno dopo un live bellissimo. La trasmettono alla radio. Non la conosco, è la prima volta che la sento. La strada è deserta, il rumore del mare risuona in lontananza, c’è silenzio, di quelli che sembrano lasciare il mondo sospeso.  Da allora è la canzone che ascolto sempre ogni volta che viaggio verso casa.
 

9) Bridge Over Troubled Water (versione Aretha Franklin)

Il compleanno di mia madre. Io sul palco e la dedica che fino a quel momento non le ho mai fatto. Una delle sue canzoni preferite. Tutto l’amore possibile nell’unico modo in cui io riesca ad esprimermi davvero.
 

10) A Passo Lento (Veronica Surrentino)

Stanza vuota e pianoforte tra le mani. Si respira di nuovo aria di libertà. Un testo che racconta intesa e passione, un titolo in antitesi con il ritmo del brano. Ultimo della lista per ricordarmi sempre l’importanza della “scelta”. La possibilità e la voglia di essere me stessa.