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Comelinchiostro canta i Tempi Migliori: il video

Musica

Nel video il cantautore marchigiano interpreta tutti i personaggi, perché molto spesso l’altro siamo noi, o avremmo potuto esserlo, o lo saremo, o lo siamo stati: vestire i panni altrui dovrebbe essere un atteggiamento mentale appassionante e di cui avere cura. Un testo originale accompagna le immagini

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Possiamo essere supereroi, oppure possiamo non esserlo: sta a noi decidere. Qualunque sia la nostra scelta, tuttavia, è sempre più evidente che al mondo non servono superpoteri ma scelte quotidiane, anche piccole, che cambino in meglio la nostra vita e quella di chi ci sta vicino. È proprio il nostro vicino che dovremmo abituarci a vedere con sguardo nuovo perché, forse, il suo punto di vista è diverso e va tenuto in considerazione, non in quanto migliore o peggiore, ma proprio in quanto differente (“spesso dimentichiamo la parte di luna in ombra”).
 

In questo senso possiamo essere tutti supereroi, anche senza mantello, anche senza

superpoteri, supereroi del quotidiano che lavorano per migliorare quello che ci sta

accanto, con le nostre scelte e la nostra dedizione. Del resto la realtà è come è, e non

come noi vorremmo che fosse, e il solo modo di cambiarla è accettare il gioco e mettersi in discussione (“la libertà non è star sopra un albero”, cantava Giorgio Gaber, “ma partecipazione”). Perché il rischio che si corre, quando ci si attiva per cambiare le cose, è vedere gli altri come qualcuno da salvare, da correggere, invece potrebbe non essere così: magari si tratta soltanto di capire un nuovo punto di vista. Se abbiamo il coraggio di toglierci i panni del supereroe “de’noantri” e iniziamo a metterci in discussione, allora sì che possiamo incidere sulla comunità, come parte di qualcosa che ci appartiene e non come salvati né salvatori.