Il singolo è una intensa ballad caratterizzata da un forte crescendo musicale ed emotivo che racconta la sensazione di quando perdi tutto quello che si ha sempre avuto e al quale, tantissime volte, ci aggrappiamo per sopravvivere. L'INTERVISTA
Roma in un giorno di confine fra incertezza e...incertezza, Roma in un giorno di bilanci per un venticinquenne che si chiama Pasquale Battista, viene da Salerno e si racconta in musica. Si chiama HALE ed è un pittore della quotidianità attraverso la musica. In questo periodo sta lavorando a un doppio album dopo avere pubblicato un nuovo singolo intitolato Perdere Tutto, una ballad caratterizzata da un forte crescendo musicale ed emotivo.
HALE è l’acronimo di ho ancora libera assenza: perché hai scelto di chiamarti così?
La scelta di questo nome la spiegherò nell’intro del doppio disco che arriverà dopo l’uscita di un’altro singolo che li anticiperà.
A proposito di anticipazoni, ce ne fai una?
Ale è la parte finale del mio nome di battesimo, Pasquale, mentre l’H simboleggia un
respiro di sollievo dopo un brutto periodo che ho vissuto: questo nome nasce proprio in quel periodo.
Raccontami di Perdere tutto.
Questa canzone è nata in poco tempo, in circa venti minuti, al pianoforte. Me la sono trovata sul foglio in modo sorprendente. Tutto è nato quando il 9 marzo a Roma dopo una serata un amico mi dice che dobbiamo essere pronti a perdere tutto. La frase mi tormentò per i giorni successivi. Perdere tutto è un brano autobiografico, dedicato a chi non si sente compreso, a non ha trovato il suo posto nella vita.
Quale è la cosa che hai più paura perdere?
La musica. Sto dedicando tutta la mia vita alla musica, ho molta paura di perdere questo sogno.
Come hai vissuto quest’ultimo anno?
È stata una doccia fredda per tutti nessuno, nessuno se l’aspettava. Durante la quarantena è venuto fuori tutto quello che avevamo dentro, è stato un momento di bilanci. Personalmente uscivo da una relazione e per lei ho scritto due canzoni appena ci siamo lasciati, poi è venuta Fuori tutti e riconosco che la scrittura mi ha aiutato molto a non perdere la bussola.
Com’è nata l’idea del videoclip?
Il video è come la chiusura di quel cerchio cominciato il 9 marzo. Mostra scene che ho visto in sogno durante il lockdown: ne ho parlato con Daniele Barbiero e Leonardo Mirabilia e hanno capito subito l’idea. È venuto fuori un lavoro di cui sono molto contento ringrazio tutti. Il pianoforte in fiamme è una allegoria del mio viaggio musicale. Poi c'è il finale criptico che lascia spazio all’immaginazione ed è rappresentativo del mio percorso essendo io rimasto in bilico: vuole anche indicare che ci sarà un seguito.
Stai lavorando a un doppio album, cosa dobbiamo aspettarci?
Conterrà molte storie è sarà diviso in due parti, una delle quali anticipata dal singolo Perdere tutto mentre l’altra sarà anticipata dal prossimo singolo in uscita.
Chi ispira la tua musica?
Io vengo dal cantautorato degli anni Settanta, da Renato Zero, Claudio Baglioni, Elton John, dai cantautori della nuova scuola: Tiziano Ferro e Cesare Cremonini sono veri e propri riferimenti per me.
Ho visto che hai tanti tatuaggi, soprattutto il cuore con il microfono: cosa significa per te?
Ha un significato molto palese, racconta il mio cuore che si fonde con la musica.
È stato il tuo primo tatuaggio?
Il mio primo tatuaggio è una fenice sul braccio sinistro: la fenice è simbolo di rinascita l’ho fatto poco prima di aver capito che stavo uscendo da quel periodo difficile che ho vissuto.
Oltre un anno senza live: quanto ti mancano e come vivi il rapporto con i tuoi fan in questo momento?
Sicuramente il live mi manca tanto, è quanto di più intimo ci possa essere tra un cantante e i fan. La musica se non le dai un seguito dal vivo resta incompiuta. In questo periodo il mio pensiero va sempre a chi lavora dietro le quinte, speriamo che questa tempesta passi velocemente si possa tornare a sognare insieme di nuovo. Il mio progetto live sarebbe dovuto partire un anno fa col mio primo album, visto che non è stato possibile ne ho approfittato per chiudermi in studio. Ma a breve annunceremo qualcosa!