Il brano racconta come impossessarsi della propria vita e recitare un ruolo da protagonisti, e una esortazione a togliersi la maschera e a prendere una decisione. Il video è introdotto da un testo originale della band
Ecklettica! Siamo nati nel 2012 nel cuore della periferia di Roma. Galeotta fu la
partita di poker che diede origine a questo progetto d'azzardo. Eravamo tutti
sconosciuti a casa di amici conosciuti per caso, e venne fuori che noi quattro
avevamo due cose in comune: una doppia coppia e la musica. Non passò molto tempo prima di ritrovarci in sala prove e scoprire che avevamo un dono. Eravamo grezzi ma la nostra musica rimaneva in testa. Serviva un nome. Quattro persone appartenenti a stili di vita e generi musicali differenti. Non potevamo che scegliere ECKLETTICA. Con la K, pur sapendo che ci avrebbe portato dei problemi.
Non eravamo più quattro teste differenti, ma un’unica identità fatta di cose
differenti. La nostra musica continuava a rimanere in testa ma non eravamo più così
tanto grezzi. Eravamo riusciti a far coesistere l’originalità di Jimmy, il Punk Rock di
Gianmarco, il Jazz di Luca e il Brit Pop di Matteo. Così decidemmo di incidere e far uscire i primi singoli, i primi EP, di incontrare ostacoli e superarli, di prenderci del tempo e dell’altro ancora per cercare di essere l'onda invece che cavalcarla.
Arriviamo ad oggi. Oggi è “La Mia Identità”. Un sogno nel cassetto, forse più una
necessità, un brano crudo e primordiale. Impossessarsi della propria vita e recitare un ruolo da protagonista per essere quello che siamo, oppure essere schiavi della vita, della routine e di quello che il sistema vuole farci essere? Un’esortazione a togliersi la maschera e a prendere una decisione.
La musica l’abbiamo costruita sulla base dell’alternative rock statunitense (in
particolar modo all'album Night Vision degli Imagine Dragons), perché pensiamo sia
la giusta benzina per alimentare questo messaggio. Un sogno nel cassetto perché, a differenza dei brani contenuti nell’album “Una Vita Stronza” (che uscirà a breve e di cui fanno parte i precedenti singoli “Tutto Quello Che Mi Va” e “Una Vita Stronza”), è la canzone con cui abbiamo chiuso questo percorso. Ci serviva e volevamo una settima canzone. Non il classico pezzo di riempimento ma il pezzone. E così abbiamo aperto il cassetto e riportato a una nuova vita, questo brano, scritto un anno prima. La consideriamo la nostra Fenice. Eravamo convinti che “La Mia Identità” fosse diversa dagli altri pezzi che avevamo scritto e che lo stesso sarebbe dovuto valere per il video. Abbiamo pensato in grande e dobbiamo ringraziare i ragazzi con cui abbiamo collaborato perché sono riusciti a trasporre quello che ci frullava nella testa, sullo schermo.
Riprodurre in otto ore un videoclip che racconta di una resistenza armata del proprio
coraggio, che rivendica la libertà dalle catene della schiavitù virtuale. Ambientato in
un mondo post apocalittico, dall'atmosfera cyberpunk, con richiami a colossal del
calibro di Matrix è stata un’impresa incredibile. Il video non è la trasposizione letterale della canzone, ma lo è del concetto. La maschera è un’allegoria tesa a comunicare una realtà invisibile insinuata nelle nostre vite. Noi possiamo vivere secondo il copione o prendere in mano la situazione. Ognuno di noi può scegliere.