Il brano è la metafora dei nostri tempi: sogno e incubo si intrecciano e si accompagnano nella ricerca incessante di un porto sicuro e di nuove certezze che sembrano irraggiungibili. Il video è accompagnato da un testo origiale della band
Un mondo immaginario, un sentiero percorso con un movimento continuo e incessante, il protagonista nel doppio ruolo di attore e spettatore, umano e alieno, un susseguirsi di fotogrammi ad alta intensità: così si presenta il videoclip di Crossing the line dei Torrevado. Un viaggio che inizia in un deserto e attraversa biomi selvaggi e paesaggi urbani che si alternano oniricamente, accoglienti e ostili. La dualità è ripresa nel contrasto tra immagini irreali e verosimili in un continuo susseguirsi di soglie e confini che il protagonista è costretto a varcare. Non ci sarà altra soluzione finale se non una nuova partenza, ma non più da solo.
Crossing the line è la metafora dei nostri tempi: sogno e incubo si intrecciano e si accompagnano nella ricerca incessante di un porto sicuro e di nuove certezze che sembrano irraggiungibili; ogni meta raggiunta diventa una nuova linea di partenza. Il brano segna una tappa importante nel percorso dei Torrevado, iniziato negli anni 80 con la hit Living in the shuttle, icona della space mania di quei tempi, nei quali tutto sembrava possibile e la nuova frontiera era l’infinito. Oggi l’umanità invece è di fronte a continue soglie da varcare e nuovi limiti da superare, alla ricerca di un approdo sicuro. Il percorso del protagonista è tortuoso ma emozionante, invita a osare, a superare i propri limiti, a non rinunciare ai propri sogni. È solo varcando le nostre barriere reali e psicologiche che possiamo scoprire altre opportunità, i nostri talenti nascosti, strade neanche immaginate. Ma c’è anche il nostro lato oscuro, quella parte latente pronta prima o poi a sfuggire al nostro controllo.
La band riesce a distanza di anni a dipingere ancora una volta con musica, parole ed immagini i tratti della contemporaneità, dallo spensierato ed illusorio ottimismo degli anni Ottanta alla inquieta ricerca di certezze dei giorni nostri, proponendo una sorta di contaminazione delle due epoche che rappresenta una terza via. ll sound dei Torrevado, per certi versi unico, riesce a coniugare l’elettro-disco degli esordi con l’anima rock progressive mai sopita dei tre “ragazzi” milanesi: ne scaturisce un pop-rock innovativo e moderno, caratterizzato da un sound potente, atmosfere avvolgenti e uno stile melodico raffinato. Crossing the Line, incisa a Londra da Marco Martini e poi prodotta a Bologna da Gerolamo Sacco, rappresenta un unicum artistico che viene da lontano e si proietta nel prossimo futuro. Attraversando il confine.