Il brano è un grido verso tutte quelle persone che non riescono a mettere da parte il proprio passato turbato, quelle che hanno perso la loro semplicità. Il singolo è presentato da un testo originale dell'artista
Abbi cura di splendere è il risultato finale del percorso che ho intrapreso da quando mi sono dedicato alla musica. Un lavoro curato nei minimi dettagli insieme a tanti professionisti tra i quali figura la Sonos Music Records, etichetta discografica che ha creduto in me e con il sostegno artistico del maestro Adriano Pennino è riuscita a creare il “vestito” perfetto per il panorama musicale. Il videoclip del brano è stato realizzato da Oscar Serio, videomaker da curriculum degno di nota dove vanta, inoltre, la collaborazione con Sanremo Rock.
Mi ha molto sorpreso da come sia riuscito a raccontare in modo impeccabile il significato profondo del testo: un grido verso tutte quelle persone che non riescono a mettere da parte il proprio passato turbato, quelle che hanno perso la loro semplicità, la loro lucentezza e restano a marcire tra gli scheletri del proprio armadio anziché combatterli. È il rimprovero dolce a prendersi cura di se stessi e di ritornare a splendere anche attraverso la solitudine, elemento importante per ritrovarsi e conoscere a pieno ogni angolo del nostro animo. Sin da bambino ho sempre avuto una spiccata passione per la scrittura trasmessa da mia madre e infatti custodivo segretamente un diario sul quale mettevo nero su bianco pensieri che si trasformavano in piccole poesie.
L’evento che mi porta definitivamente sul mio percorso artistico è avvenuto quando avevo 17 anni, ricevendo da mio padre in dono la sua vecchia chitarra acustica con la quale ho imparato i primi accordi, scoprendo parallelamente un grande amore per il canto e per la composizione delle canzoni, permettendomi di esprimere oggi sentimenti, stati d’animo e visioni. Scrivo soprattutto per sentirmi bene e appagato ma desidero anche che le persone imparino qualcosa dalle mie esperienze che racconto e trovino una risposta a domande a cui non riescono a rispondere normalmente. “Il cantautore può essere paragonato al lavoro dell’archeologo che riesce a tirar fuori qualcosa che è già lì da tanto tempo e solamente andando a cercare coraggiosamente quello che si ha dentro, non è poi così tanto facile. Ad un certo punto, sotto un mucchio di polvere, scopri qualcosa di prezioso, il vero te.” Mi riconosco molto in queste parole pronunciate in un’intervista da Cesare Cremonini, uno degli artisti più forti della musica leggera al giorno d’oggi al quale cerco d’ispirarmi artisticamente in questo periodo della mia vita.
Da due anni porto la sua musica in giro per i locali della provincia di Napoli e Caserta ricoprendo il ruolo di frontman nei Greygoose In The Weekend, una tribute band creata in sue onore. Spero un giorno di riuscire ad incontrarlo, chiacchierare con lui e “rubargli” più consigli possibili sul nostro lavoro. Nei miei progetti futuri spero di fare breccia nel cuore di tante altre persone con le mie prossime canzoni, le quali sono in lavorazione e verranno distribuite nel corso dell’anno che verrà, augurandomi un giorno di solcare qualche palcoscenico importante della musica italiana.