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John Qualcosa, viaggio nella melanconia dell'amore

Musica

Fabrizio Basso

AmbraMarie e Raffaele D'Abrusco sono i John Qualcosa

John Qualcosa annunciano l'album Sopravvivere agli amanti. Per il duo formato da AmbraMarie e Raffaele D’Abrusco è l’album d’esordio e uscirà il 15 aprile. L'INTERVISTA ad AMBRAMARIE

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(@BassoFabrizio)

Il messaggio è chiaro e lo spiegano all'unisono AmbraMarie e Raffaele D'Abrusco ovvero i John Qualcosa che debuttano nel mercato discografico con l'album Sopravvivere agli Amanti in uscita il 15 aprile: i brani che compongono questo interessante e innovativo lavoro hanno la forza di una fotografia che per tutti è riuscita particolarmente bene ma il soggetto riesce a scorgere nello scatto una luce unica, che solo lui vede, e che rende la foto magica. Ho avuto il privilegio di ascoltera il disco in anteprima e poi lo ho commentato con AmbraMarie, che è stata, nel suo passato, grande protagonista di una delle prime edizione di X Factor.

AmbraMarie mi racconti un po' di storia di questo progetto e di voi due che vi trovate a corrente alternata?
Raffaele e io abbiamo un rapporto solido, sappiamo di esserci l’uno per l’altro nella vita e nella musica. Ci conosciamo da 16 anni e i John Qualcosa sono il rifugio per la nostra melanconia. AmbraMarie invece è un progetto mio più energico.
Per altro la melanconia non è neanche troppo celata.
Sono melanconica, amo Damien Rice e la dimensione più cupa. Le nostre paranoie abbiamo iniziato a metterle in un progetto. Poi un giorno è nato il nome perfetto per il duo melanconico. Di solito le cose cui tieni di più le tieni per te e ora sono uscite e questa è la parte più vera di me. Da due anni ci lavoriamo.
Entriamo un po' più nell'anima delle singole canzoni. Il ladro e la strega: cosa vorresti leggere nella mano della vita?
Più che la lunghezza guardo la sostanza. Io la vita la mangio, a volte sono eccessiva. Ci leggo una vita piena, io se sto ferma un giorno penso di perdere tempo. Poi senza accorgermene faccio tremila cose. Vorrei un po’ di tranqillità mentale per me.
Sfacelo Azzurro: in amore si cancella, si perdona o cosa?
E’ legata al film Se mi lasci ti cancello: di fondo c’è il rendersi conto che quando una persona fa parte di te non la cancelli neanche con un esperimento. Ci provi ma ritorni lì. E’ una visione di amore totale, anche distruttiva ma resta imprescindibile.
La tua risposta?
Io ho già fatto i mie conti: in amore si resta anche se varia nelle sue forme ed espressioni. Nel film l’amore più reale è nel suo dolore e quando finisce capisci che tutti devono fare i conti. Vorresti cancellare ma ritorna, devi trovare una forma di convivenza, di accettazione.
Amsterdam è davvero il luogo dove vuoi perderti? Hai mai pensato di andare all’estero?
L’idea di prendere casa ti da sicurezza o inquietudine?
Il brano si ispira a un viaggio fatto realmente. La pizzeria rdescritta esiste davvero. Un luogo fisso è inquietudine: io il mio posto sicuro ce l'ho ed è la casa dei miei genitori. Ma una inquieta come me non riesce a fermarsi. Il solo posto è la spiaggia di Montauk sull'isola di Long Island. Lì ho trovato il mio mondo, una mare melanconico, piccole comunità hippie, i surfisti e un pub dove ogni sera vedi il sole che tramonta: birra e juke box. E avrei vicina New York, solo tre ore di treno.
In Questione irrisolte usi la parola scusami, che poi ritrovo anche in Un secolo di polvere dove citi un scusa senza pensarlo. La menzogna in amore funziona?
E' la prima canzone che abbiamo scritto insieme. E’ dedicata a una mamma: è il momento in cui capisci che non è solo un genitore ma è anche un essere umano con le sue forze e le sue debolezze.
Per quanto concerne i sentimenti?
Finché non ci picchio la testa…devo buttare fuori ciò che ho dentro. Se non sono importanti puoi soprassedere. E’ un modo per affrontare le questioni irrisolte: devo parlarne se no le macero interiormente ed è peggio.
E' struggente Una canzone quasi felice: cosa è la felicità?
Un chiosco dove trovi un mojto, la chitarra e il tramonto ogni sera: è il mio piano b. Adoro cucinare, vorrei gestire una lasagneria tipo baracchino da pausa pranzo. Godermi la libertà di pensare di poter fare quello che voglio.
Cosa diresti adesso a Jim Morrison? Nella canzone dici abbiamo lasciato passare la felicità e siamo stati codardi.
Viene da esperienze molto molto personali, fa riferimento a una serata di una vacanza di anni fa. E’ partita Indian Summer dei Doors e ho iniziato a pensare alla massima felicità e non la comprendi. Se lì il top e quello che arriva è pallido e il codardo è perché non hai potuto ricreare quel tipo di felicità. Il peggio di te prima o poi viene fuori con chi ami ma è anche la sola persona con cui ti permetti di essere te stesso: è la tua estrema verità. Questo genera momenti di riflessione. La mia formula la ho trovata con una persona, poi non significa stare insieme per sempre.
Quanto ti sei divertita a usare tutte le potenzialità della tua voce?
L'album è nato senza limiti, abbiamo suonato forchette, accendini, a tratti è casalingo. Dovevao ricreare suoni e non avevamo gli strumenti un po' come quando cucini guardando cosa hai nel frigo. Per altro io lo faccio spesso. A livello vocale mi sono sentita molto più libera. Sopravvivere agli amanti è arabeggiante, abbiamo fatto almeno trenta tracce di questi vocalismi. Anche in Una canzone quasi felice ho mandati tutti fuori dallo studio per potere provare più e più volte. Per contrappasso poi sono impazzita a montarli.
Ora che succede?
E' un periodo un po’ complesso. Ci sono date saltate, vedremo nelle prossime settimane che accade: tutti quelli che hanno cancellato concerti vogliono riprogrammare ma i locali non hanno certezze. Il 3 aprile saremo come un mese fa? Ci vorrà più tempo. Non vedevo l’ora uscisse questo progetto e ora fronteggio una piccola delusione. Ci muoveremo su piattaforme streaming. Nascerà anche supporto fisico. Stiamo valutando il da farsi, per altro Raffaele è di Crema ed è a Crema. Non possiamo neanche provare.