Le 5 canzoni contro la schiavitù

Musica

Da "Redemption Song" a "Cotton Fields", cinque canzoni contro la schiavitù

Il 2 dicembre è la giornata internazionale per l'abolizione della schiavitù, data di approvazione della Convenzione delle Nazioni Unite per la repressione del traffico di persone e dello sfruttamento della prostituzione. A distanza di 70 anni da questo evento che ha cambiato le dinamiche mondiali, sono ancora tanti i passi da fare. Per celebrare al meglio diamo uno sguardo a cinque tra le innumerevoli canzoni contro la schiavitù pubblicate nella storia della musica. Da sempre un tema così scottante per l’umanità è stata oggetto di analisi e riflessioni da parte di cantautori e compositori. Ecco cinque tra i brani più famosi:

  • Redemption Song di Bob Marley
  • A Change is Gonna Come di Sam Cooke
  • King Kunta di Kendrick Lamar
  • Working Class Hero di John Lennon
  • Cotton Fields di Lead Belly

Redemption Song

Tra le canzoni più famose contro la schiavitù c’è “Redemption Song” di Bob Marley. Il titolo è stato spesso usato nel contesto dei neri d'America. Il cantautore giamaicano scrisse il testo nel 1979 quando era già affetto dal cancro che lo avrebbe condotto alla morte. Il tema principale del brano è la morte e tratta le sue convinzioni religiose legate al Rastafarianesimo. Un’esortazione per le persone a liberarsi dalle catene mentali auto-imposte.

A Change is Gonna Come

“A Change Is Gonna Come” di Sam Cooke è stato inno del movimento per i diritti civili degli afroamericani. La canzone ha quindi raggiunto il successo nel corso degli anni assumendo un’importanza fondamentale negli anni Sessanta. Celebre la versione registrata da Otis Redding, quella che a tutti gli effetti ha avuto il maggior successo commerciale. Sam Cooke fu ispirato dal brano di Bob Dylan Blowin' in the Wind del 1963 e in un certo senso “A Change Is Gonna Come” è una sorta di risposta.

King Kunta

Tra i brani più recenti legati alla lotta contro la schiavitù spicca “King Kunta” di Kendrick Lamar, singolo estratto dall’album “To Pimp a Butterfly”. King Kunta è un riferimento all'archetipo ribelle schiavo Kunta Kinte, la base del personaggio principale del romanzo di Alex Haley, “Roots: The Saga of a American Family”. La canzone contiene anche riferimenti al romanzo di Chinua Achebe “Things Fall Apart” e al romanzo di Ralph Ellison “Invisible Man”.

Working Class Hero

Working Class Hero” di John Lennon racconta della guerra per "arrivare più in alto", dove bisogna scavalcare gli altri "imparando a sorridere mentre uccidi". Un brano che racconta la storia di qualcuno cresciuto in una famiglia della classe operaia. Il cantautore dichiarò di aver sperato che la canzone diventasse un "inno dei lavoratori", perché l’uomo può essere controllato con facilità e gli vengono tarpate le ali dell’immaginazione.

Cotton Fields

“Cotton Fields” di Lead Belly racconta della durezza della vita dei neri nel profondo sud degli USA alla fine dell’800. Il brano è stato interpretato da numerosi artisti nel corso degli anni. I campi di cotone citati erano il solo paesaggio. La preoccupazione principale era che la raccolta andasse bene e che il prezioso vegetale non marcisse così da riuscire a sopravvivere alla povertà e alle angherie dei bianchi. Un mondo chiuso tutto lì al punto tale da non conoscere cosa ci fosse oltre i campi di cotone.

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