Giuseppe Fulcheri, un litigio, Federico Buffa e nasce Mi Chiamo Gaetano

Musica

Fabrizio Basso

Giuseppe Fulcheri fotografato da Douglas Kirkland
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Mi chiamo Gaetano è il brano del compositore, autore e sceneggiatore Giuseppe Fulcheri dedicato all’indimenticato campione calcistico Gaetano Scirea per la ricorrenza dei trent’anni dalla sua prematura scomparsa. E ora c'è voglia di fare un disco

(@BassoFabrizio)

Ha una storia strana il debutto nel cantautorato di Giuseppe Fulcheri. Il brano del compositore, autore e sceneggiatore è dedicato all’indimenticato campione calcistico Gaetano Scirea, per la ricorrenza dei trent’anni dalla sua prematura scomparsa. La metà dei proventi ricavati dalla vendita del brano sarà destinata alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus per sostenere l'Istituto di Candiolo, centro internazionale di ricerca e cura in ambito oncologico (per altro martedì 17, sempre per questa causa, ci sarà l'appuntamento A Cena per la Ricerca: il Ristorante Opera al fianco di un’importante iniziativa del Gambero Rosso con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro; ritrovo in via Sant’Antonio da Padova dalle ore 20.00). Vi racconto come è sbocciata questa avventura.

Come è nato questo brano?
Alcune settimane prima di comporlo ho visto su proprio su Sky il racconto che Federico Buffa ha fatto su Scirea. Poi ho litigato con mio figlio e nella notte mi è apparso Gaetano in sogno. Mi sono svegliato e in pochissimo tempo la canzone era pronta. Lo ho vissuto come un segno.
Sei credente?
No, ateo.
Poi come hai proceduto?
Ho voluto incontrare la vedova, Mariella.
Riuscito?
Tramite un amico che la conosce ho avuto un appuntamento e sono stato invitato a casa sua. Le ho portato la versione pianoforte e voce che ha ascoltato in cuffia.
Reazione?
Si è commossa, si è alzata dalla poltrona rossa e mi ha abbracciato.
Per essere un debutto...non male.
Ho sempre scritto per altri, stavolta ho insistito per cantarla io  sto pensando a costruirci un progetto.
Hai materiale da parte?
Molto.
Anche datato?
Sì ma non è quello che fa la differenza. Ti faccio un esempio: Almeno tu nell'Universo fu scritta nel 1972 da Bruno Lauzi e dal mio amico Maurizio Fabrizio. Rimase nel cassetto fino al 1989: poi è diventata eterna con Mia Martini.
Quindi che succede ora?
Faremo una mostra itinerante negli Juventus Club. A breve sarà pronto anche il video.
La società vi sostiene?
Sì anche se indirettamente. Avrei sperato in un assist più energico, chessò farla ascoltare allo stadio.
Tu vieni dal mondo delle colonne sonore: come cambia l'approccio?
Musicare film è più semplice. In una canzone hai pochissimi minuti per raccontare una storia. Di solito leggo la sceneggiatura, vedo un po' di film e parlo col regista.
Come è il tuo rapporto col piano?
Animalesco, quasi sessuale. Anche quando sono ijn giro so che lui è a casa che mi aspetta.

 

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