B.B. King, le canzoni più famose

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 Le canzoni più famose che il chitarrista statunitense B.B. King ha inciso nel corso della carriera

Nato il 16 settembre di 94 anni fa e scomparso il 14 maggio del 2015, B.B. King è stato senz’altro uno dei grandi padri della chitarra contemporanea. Omaggiato con un doodle, resta il ricordo di un artista fisicamente imponente, con tra le mani la sua Lucille, il nome che diede alla sua Gibson nera, inseparabile. Grazie a lei e al suo immenso talento ha dato vita a brani indimenticabili. Ecco le canzoni più celebri della discografia di B.B. King.

  • Every Day I Have the Blues
  • 3 O’Clock Blues
  • Sweet Little Angel
  • The Thrill is Gone
  • Lucille
  • Worried Life Blues
  • To Know You Is to Love You

Every Day I Have the Blues (Singin’ in the Blues, 1956)

Siamo nel 1955. B.B. King incide "Every Day I Have the Blues" pubblicandola l’anno successivo come lato B del singolo Sneaking Around. La canzone porta la firma di Pinetop Sparks e troverà nuove versioni: quelle di Count Basie e Carlos Santana, senz’altro le più celebri.

3 O’Clock Blues (Singin’ in the Blues, 1956)

Il disco di origine è ancora “Singin’ in the Blues” del 1956. Il primo a incidere questo standard in 12 battute fu Lowell Fulson, ma la celebrità della canzone è senz’altro dovuta alla versione di B.B. King che trovò spazio nel suo disco di debutto. La canzone, in realtà, fu prima pubblicata come singolo nel 1952, quindi quattro anni dopo trovò collocazione all’interno di “Singin’ in the Blues”.

Sweet Little Angel (Singin’ in the Blues, 1956)

Ancora uno standard blues, inciso nel 1956 da B.B. King e pubblicata come singolo, quindi l’anno successivo inserita nel suo disco di esordio, diventato di conseguenza contenitore dei tanti lavori fatti nei primi anni di carriera, ma che non avevano mai trovato collocazione. Della canzone esisterà anche una versione live registrata nel ’69 e pubblicata nel disco dal vivo “Live & Well”.

The Thrill is Gone (Completely Well, 1969)

Si tratta di uno standard blues scritto da West coast blues Roy Hawking e Rick Darnell nel 1951, quindi diventato celebre grazie alla versione registrata nel ’69 da B.B. King e inserita nel disco “Completely Well”. Una cover molto diversa dall’originale, con un uso massiccio dei violini. Il brano è stato prodotto da Bill Szymczyk.

Lucille (Lucille, 1968)

Title track del disco del 1968 dedicato alla sua chitarra, una Gibson nera, il cui retro è difatti raffigurato sulla copertina dell’album. Il disco si apre proprio con “Lucille”, un lungo brano di oltre 10 minuti che porta la firma di B.B. King.

Worried Life Blues (Indianola Mississippi Seeds, 1970)

Continuiamo con gli standard. Questo, a partire da “Someday Baby Blues”, fu registrato inizialmente da Big Maceo Merriweather, quindi nuovamente inciso da B.B. King: si contano ben 48 versioni del chitarrista statunitense.

To Know You Is to Love You (To Know You Is to Love You, 1973)

Brano tra i più celebri di Stevie Wonder, firmato dall’artista statunitense nei primi anni ’70 insieme a Syreeta Wright. La prima versione fu incisa in coppia dai due artisti, trovando collocazione nell’album di esordio di lei, “Syreeta”. Quindi, l’omaggio di B.B. King, che registrò il brano nel 1973, avvalendosi della collaborazione di Stevie Wonder. La canzone venne inserita in un disco a cui venne dato proprio il titolo “To Know You Is to Love You”.

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