Fidlar, chi sono i punk rocker che aprono il concerto di Billie Eilish

Musica
Fidlar (foto di David Black)
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Se non avete mai ascoltato i FIDLAR potete recuperare questa sera, 31 agosto, a Milano poiché apriranno il concerto di Billie Eilish. Come spesso accade, le ricette migliori sono le più semplici e il punk rock è una di queste

Fidlar fa rima con punk rock. Saranno loro questa sera a Milano ad aprire il concerto di Billie Eilish. Uno degli ingredienti è il sole della California, di Los Angeles in particolare. Un altro è un approccio menefreghista palesemente non impegnato. I Fidlar (acronimo di Fuck It Dog, Life is a Risk) sono una delle band più scostumate che il mondo punk rock americano abbia mai messo sotto intercettazione. Non si fidano di nessuno, tanto meno di loro stessi. Sono talmente punk (e ironici) da essere i primi a sconsigliarvi di ascoltare la loro musica. Il nuovo singolo è By Myself, un manifesto punk niente male: "Yea i started from the bottom and i’m still at the bottom", ovvero, al peggio non c'è mai fine, ma tanto vale riderci su.

Le origini di Fidlar risalgono al 2009, quando Elvis (il papà suonava nella leggendaria band punk TSOL) fece uno stage in uno studio di registrazione dove Zac lavorava come ingegnere, e i due iniziarono a frequentarsi nelle ore libere: "Un giorno uscimmo a prendere una pizza da Little Caesar ed Elvis ci mise Songs for the Deaf di Queens of the Stone Age e mi disse di adorare questo disco -dice Zac- e quello è stato il momento in cui ci siamo collegati per la prima volta". Nasce così l'idea di mettere su una band. Col fratello di Brandon ed Elvis e il compagno di band di Max che li ha portati all'ovile, i quattro musicisti ebbero un'immediata chimica ma non una vera direzione musicale: "Non c'era alcun tipo di piano per diventare una working band -precisa Elvis- volevamo solo fare musica rock & roll ad alto volume". Mentre erano in studio per il terzo album (arriverà in Italia a breve), i Fidlar combinano il loro scopo maggiore con l'ineffabile magia che li ha sempre guidati, in particolare l'amore puro e palpabile del suonare insieme: "Eravamo così giovani quando tutto è iniziato, stavamo festeggiando e facevamo i bambini, e Fidlar ha avuto una vita tutta sua -ricorda Zac- pensavo davvero che avrei lavorato sulla musica di altre persone per il resto della mia vita, e poteva andare così. Nella mia immaginazione più sfrenata non avrei mai pensato che tutto questo avrebbe funzionato come invece è stato, ma è così che la vita va in generale. That's the classic story".

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