Amelie Lens, Carl Cox, Richie Hawtin al Social Music City

Musica
Amelie Lens (Foto Social Music City di Gabriele Canfora per Lagarty Photo)
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Sabato 31 agosto e sabato 14 settembre ultimi due appuntamenti ultimi due appuntamenti 2019 con Social Music City, il festival spalmato su più date e che porta a Milano il meglio delle house e della techno mondiale. Sabato 31 agosto on stage Exhale, il party di Amelie Lens, dj belga che sta vivendo la sua migliore estate di sempre. Sabato 14 settembre grande, grandissimo finale di stagione con Carl Cox, Richie Hawtin e Marco Faraone

Exhale è un party creato da Amelie Lens e cresciuto in maniera esponenziale nel giro di pochissimi mesi, un’ascesa parallela a quella della dj e della producer belga, ormai molto ben posizionata nelle line up dei festival e dei club più importanti al mondo. Basti pensare che Hexale arriva al Social Music City dopo la sua presenza a OFFSónar e prima di celebrarsi ad Awakenings, durante l’Amsterdam Dance Event, con una edizione speciale che durerà ben 24 ore. Nel frattempo la Lens è attivissima anche sul fronte discografico, basti pensare al suo nuovo EP “Hypnotized”, uscito su Second State il 28 giugno.

Si è soliti affermare che un festival non sia mai tale se non annovera tra le sue file Carl Cox, che sabato 14 settembre torna a Milano dopo tantissimi anni, facendo il suo esordio assoluto al Social Music City. The King è un’enciclopedia vivente della musica elettronica, tra i migliori dj di tutti i tempi, dotato di un gusto e di un carisma unici: amato e venerato da chiunque lo conosca o lo abbia anche soltanto sentito nominare, Carl Cox è molto di più di un fuoriclasse: è un prototipo. Futuristic Underground Subsonic Experiments (F.U.S.E.): è l’alias scelto nel 1993 da Richie Hawtin per approfondire e sviluppare la sua musica in territori mai esplorati da nessuno. Una delle tante dimensioni sonore scelte dal genio canadese, capace negli anni di meritarsi una laurea honoris causa dall’Università di Huddersfield per il suo “outstanding contribution to the world of music technology”, un’onorificienza conseguita poco tempo dopo aver suonato al museo Guggenheim di New York.

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