Maneskin, da X Factor a Il ballo della vita

Musica

Fabrizio Basso

Damiano e Victoria
maneskin

Tornano i Maneskin con Il ballo della vita. Questo il titolo del nuovo album della band romana, arrivata seconda a X Factor 11 e che sarà ospite del primo live di X Factor 2018, in programma giovedì 25 alle ore 21.15 su Sky Uno. Nell’attesa li abbiamo incontrati per parlare del nuovo disco

(@BassoFabrizio)

Tutte le sfumature della musica, le vicissitudini della vita e quel mistero femminile universale chiamato Marlena compongono il trittico sul quale ruota il nuovo lavoro dei Maneskin, intitolato Il Ballo della Vita. La band romana sarà ospite del primo live di X Factor 2018, in programma su Sky Uno giovedì 25 ottobre alle ore 21.15.

Perché questo titolo?
Rappresenta in pieno la nostra filosofia: il ballo avvicina le persone e fa perdere le sovrastrutture, fa uscire quello che c’è dentro. E’ una celebrazione alla vita e alla giovinezza, al nostro entusiasmo. E’ un disco fatto con la pancia, quello che avevamo in mano lo abbiamo sviluppato nel migliore dei modi.
I testi sono tutti originali.
E scritto tutto da noi. Abbiamo scelto Marlena per rappresentare la bellezza del messaggio di dove vogliamo andare.
Che messaggio è?
Di libertà di espressione, di attitudine e di scelte. Tutto questo lo abbiamo messo il più possibile nel disco, ci sono tutte le emozioni della vita, positive e negative.
Chi è Marlena?
E’ libertà, passione, è tutto quello che vogliamo mostrare. E’ una grande anima che racchiude le nostre quattro.
La musica rimanda a molte influenze?
Gli stili sono molti ma il sound è riconoscibile. Un sound fresco, figlio di quattro influenze diverse che si mescolano, dal rock ai suoni più funky fino a sfumature gospel.
Il primo singolo è stato Torna a Casa.
Ha un lato di noi che non è molto uscito, anche se ci rappresenta appieno. Pare distante dalle nostre corde ma fa parte di noi. E' un brano speciale anche per il messaggio che contiene, la richiesta a Marlena, la musa, di tornare a casa.
Eccoci a Fear for Nobody.
E’ il primo brano in inglese, ritmo molto più funky e dance. Ci sono i fiati che ci giustificano in quel mondo.
L’altra dimensione ha ritmi gitani.
Abbiamo ricreato la Spagna andalusa e gitana. I violini acuti sono tipici di quella zona e e di quella musica, è un ritmo celebrativo, ci sembra una grande festa. Nel nostro passato ci sono ascolti di quelle terre. Al primo impatto può sembrare leggero ma è uno dei brani più profondi dell’album.
New song?
E’ quella che ci ha fatto più divertire a suonare e scrivere. E’ la prima traccia del disco e non a caso perché tutte le influenze che contiene sottolineano il senso di mescolanza e modernità. Ci sono funky e rock e momenti di sole voci. E' l'ultima canzone scritta.
La parole lontane è una ballad triste?
E’ l’unico pezzo dove la chiave di lettura su Marlena varia: va pensato per immagini. Si chiede alla Musa di tornare perché il poeta, lo scrittore non riesce piu a sentirla, ha smarrito la creatività. Qui è il solo caso dove la libertà è assente. E non c’è il lieto fine.
L’unico featuring è con Vegas Jones in Immortale.
Ci piace Vegas. All’inizio della nostra storia abbiamo fatto una cover di un suo pezzo. Ci siamo trovati subito bene ed è nato un brano trap ma inserito nel nostro mondo. Abbiamo scelto un pezzo così non per entrare in quel mercato ma perché siamo di quella generazione. E’ una nostra influenza e doveva esserci. Sono due mondi che possono conciliarsi.
Il docu-film This is Maneskin?
Non è auto celebrazioni, non abbiamo neanche un anno di storia. Volevamo raccontare chi siamo, raccontare un periodo bellissimo della nostra vita. Ci siamo presentati in maniera reale per far capire anche cosa siamo dietro il palco. C’è tutta la verità in questo film. Siamo quattro teste pensanti con storie diverse eppure ognuno si è messo a disposizione della squadra.
Lo vedremo anche al cinema e su Sky Uno.
Al cinema in tutta Italia mercoledì 24 alle ore 20.30. Finita la proiezione tutti i cinema si collegheranno con noi e eseguiremo i due singoli e un paio di inediti per i nostri fan al cinema. Poi sarà in onda in prima tv su Sky Uno (canale 108) e sul digitale terrestre al canale 311 o 11, venerdì 26 alle 20.15 .
Ora arrivano gli instore.
Per la prima volta sarà bello vedere i nostri fan e sentire le loro opinioni.
Tour?
La prima parte italiana è già sold out e a febbraio si parte, sempre con VivoConcerti, per un tour europeo: Germania, Svizzera, Spagna, Francia, Belgio e Inghilterra.
Nel disco c’è molto senso di rivalsa.
Non nascondiamo nulla. Noi lo viviamo come un lavoro serio anche prima di X Factor. Dopo scuola tutti a provare per ore. Il senso di sicurezza e rivalsa sono figli del grande lavoro che c’è dietro ogni cosa. Il nostro lato più sfrontato deriva dal passato. Per arrivare più in alto dobbiamo continuare a lavorare, nonostante certi risultati non ce li aspettavamo neanche noi.
I numeri e le classifiche non mentono.
La gioia di essere primi in classifica dura 5 minuti, dal sesto pensiamo al passo successivo.
Proseguite la campagna contro gli hater.
Vogliamo togliere forza a quelle persone. Noi siamo forti e la prendiamo con filosofia, ma ce ne sono altri che vengono colpiti da questi insulti e ne soffrono, li subiscono. Nessuno viene risparmiato non è una questione di popolarità. Il nostro messaggio è per chi riceve parole negative, anche perché arrivano quando le cose le fai bene, non quando le fai male. Abbiamo iniziato il nostro percorso a 16 anni e ora ne abbiamo 18: vogliamo migliorare. Accettiamo le critiche positive non gli insulti.
La vostra gavetta?
Suonavamo per strada per farci conoscere, suonavamo nei pub peggiori e in luoghi dove ci promettevano cose che non poi non ci davano, ma abbiamo sempre dato il massimo anche davanti a due persone, pure fossero un fratello e una sorella. Andavamo anche prima per strada leopardati e glitterati e ci riempivano di insulti. Ma non abbiamo mai mollato. Cercavamo sempre un elemento posotivo.
Il messaggio?
Libertà e sicurezza. Non farsi mai fermare dagli altri, l’unico nemico di te stesso sei tu. Noi non gareggiamo contro nessuno, facciamo il nostro gioco.
Vi sentite rivoluzionari?
Seguiamo la nostra fascia di mercato e se qualcuno ci seguirà ne saremo felici. Sarebbe fantastico essere protagonisti di un cambiamento.
Dove sarete tra dieci anni?
Sempre insieme.


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