Festival di Woodstock 2018, possibile ritorno per i 50 anni?

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Dal 16 al 18 agosto 2018 potrebbe tornare il Festival di Woodstock, a cinquant'anni dalla prima edizione

Una nuova edizione per festeggiare il cinquantesimo anniversario del Festival di Woodstock. Quella che, a un primo sguardo, può sembrare una boutade, potrebbe invece trasformarsi in realtà. Le coordinate? L’estate 2019 e, naturalmente, il Bethel Woods Center for the Arts: lo storico sito in cui si tennero i concerti del ’69 e del ’96 (ma non quello del ’99, che si svolse a Rome, nello stato di New York).

L’edizione per i 50 anni del Festival

L’evento dovrebbe essere organizzato da Live Nation in collaborazione con l’agenzia Invnt. E c’è chi ipotizza già le date: il 16, 17 e 18 agosto. Quasi gli stessi giorni, quindi, in cui si tenne la storica edizione di cinquant’anni fa. È possibile, inoltre, che oltre ai tantissimi show non-stop – esattamente come nel ’69 – il nuovo Woodstock potrebbe ospitare anche conferenze e presentazioni, ovviamente tutte a tema musicale. Quel che bisogna ricordare, naturalmente, è che si tratta solo e unicamente di ipotesi. Seppur le indiscrezioni, negli ultimi giorni, si stiano rincorrendo con sempre più frequenza, per il momento non è arrivata alcuna notizia ufficiale.

La storica edizione del 1969

La prima, storica edizione del Festival di Woodstock si svolse al Bethel Woods Center for the Arts, nello stato di New York, dal 15 al 18 agosto 1969. All’evento accorsero oltre 400 mila persone, per assistere agli show di trentadue tra singoli musicisti e gruppi che si alternarono sul palco senza soluzione di continuità. Il festival sarebbe dovuto durare solo fino al 17 agosto, ma si protrasse fino al giorno successivo, vista l’enorme quantità di musica proposta dagli artisti. Esempio emblematico di quanto successe, la storica esibizione di Jimi Hendrix, nella mattina del 18 agosto. Nel sito entrarono inoltre anche quelli che potremmo chiamare “portoghesi”. E così le “barriere” che proteggevano il parco, con i controlli che consentivano l’ingresso ai soli possessori di regolare biglietto, niente poterono di fronte a tutti i giovani che si erano radunati per accedere al Bethel Woods Center per poi correre sotto al palco.

Il festival iniziò alle 17.07 di venerdì 15 agosto con lo show di quasi due ore di Richi Havens. Il primo giorno fu dedicato alla musica folk. Ad alternarsi sul palco, solo per farvi alcuni esempi, anche Sweetwater, Joan Baez e Tim Hardin (per lui, appena due canzoni, ma un’esibizione di un’ora. Adess sarebbe incredibile, vero?). A salire sul palco il giorno successivo furono, tra gli altri, i Santana, Janis Joplin & The Kozmic Blues Band, i Greatful Dead, i Creedence Clearwater Revival, gli Who e i Jefferson Airplane. In quello che avrebbe dovuto essere l’ultimo giorno del Festival si esibirono Joe Cocker, Johnny Winter, i Crosby, Stills, Nash & Young e Neil Young, da solo. A chiudere il festival, le due ore di musica di Jimi Hendrix, dalle 9 alle 11 di lunedì mattina, nonostante la sua esibizione fosse in programma a mezzanotte.

I Festival del ’94 e del ‘96

Nel ’94, per celebrare i venticinque anni dallo storico evento, fu organizzata una nuova edizione del Festival di Woodstock. Tre giorni di musica – il 12, 13 e 14 agosto – nella storica location del Bethel Woods Center for the Arts. Tra gli artisti che salirono sul palco, Joe Cocker, Crosby, Stills & Nash feat. John Sebastian, i Nine Inch Nails, i Metallica, gli Aerosmith, i Cranberries, Zucchero, Bob Dylan, i Red Hot Chili Peppers, Peter Gabriel, i Green Day e i Santana. Infine, un’ultima edizione fu organizzata nel ’99, questa volta a Rome, nello stato di New York, dal 23 al 25 luglio. In questo caso, sul palco salirono – tra gli altri – Alanis Morissette, i Chemical Brothers, i Creed, Elvis Costello, Fatboy Slim, James Brown, i Jamiroquai, Kid Rock, i Limp Bizkit, i Megadeth, i Metallica, Moby, gli Offspring, i Rage Against the Machine, i Red Hot Chili Peppers. Gli unici che erano stati protagonisti anche dell’edizione del ’69 furono il bassista degli Who John Entwistle e il batterista dei Greatful Dead Mickey Hart.

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