Ha scritto musica per oltre 60 anni e ora, a 76 anni compiuti, Paul Simon ha deciso di dire addio alle scene
Tra qualche settimana ci sarà l’ultimo concerto di Paul Simon, con cui il musicista chiuderà definitivamente la sua carriera musicale. Cantautore leggendario, musicista e grande performer, Paul Simon ha annunciato la tappa finale del suo “Homeward Bound – The Farewell Tour”, prevista per il 22 settembre a New York. Il tour è il coronamento perfetto di una carriera artistica iniziata nei primi anni ‘60 e proseguita fino a oggi.
L’addio nella sua città
Il tour d’addio si conclude a Queens, New York, non molto distante dalla scuola d’infanzia del cantautore. Nonostante abbia scritto pagine memorabili della storia della musica, Paul Simon non scrive nuove canzoni da alcuni anni e, proprio per questo motivo, si è detto molto incerto su quello che sarà il suo futuro. In un’intervista al network americano NPR Music, il cantautore ha rivelato: «Sono un paio di anni che non scrivo una nuova canzone. Penso che sia accaduta una cosa divertente dopo aver finito “Stranger to Stranger”, mi sono sentito letteralmente come se un interruttore avesse fatto clic e mi sono detto “Ho finito”».
Per quanto riguarda il suo futuro, Simon ha dichiarato che gli piacerebbe viaggiare intorno al mondo, soprattutto in posti dove non è mai stato: l’India, la Cambogia, le isole del Sud del Pacifico. «Alla fine della mia vita, preferirei dire di aver avuto una vita fantastica piuttosto che una grande carriera».
Intanto, è prevista per il 7 settembre l’uscita di un ultimo album, “In the Blue Light”.
Una carriera straordinaria
Paul Simon ha avuto uno straordinario percorso artistico, che comprende circa 13 album in studio come solista, 5 con lo storico duo Simon & Garfunkel, 16 Grammy Awards e numerosi altri riconoscimenti, vendendo oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo.
In 60 anni di carriera, ha scalato le classifiche con canzoni entrate nella storia della musica, come “50 ways to leave your lover”, “Kodachrome”, “Loves me like a rock”, “Mother and child reunion”, “Late in the evening”, “You can call me Al”. Senza considerare i brani scritti e cantati in coppia con Art Garfunkel, la celebre “The Sound of Silence” e poi “Mrs. Robinson” e “Bridge over troubled water” e tante altre.
La decisione di dire addio alle scene è stata dettata anche da un grande lutto capitato nel dicembre 2017, quando è venuto a mancare Vincent N'guini, chitarrista e amico trentennale di Simon. L’annuncio del ritiro era stato dato lo scorso febbraio dallo stesso cantautore attraverso un post pubblicato su Facebook, in cui spiegava di volersi ritirare a vita privata. «Mi piace fare musica, la mia voce è ancora forte e la mia band è un affiatatissimo gruppo di musicisti di talento», aveva detto Paul Simon nel messaggio, parlando proprio della scomparsa dell’amico Vincent, «sebbene la sua perdita non sia l'unica ragione per cui ho deciso di smettere con i tour, certamente è una delle ragioni».
Il cantautore aveva poi aggiunto: «Mi sono chiesto spesso cosa avrei provato il giorno in cui avessi deciso di considerare giunta alla sua fine naturale la mia carriera musicale. Ora lo so: mi sentirei un po' destabilizzato, un po' elettrizzato e un po' sollevato».