Io, Leonardo: la recensione del film con Luca Argentero

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Paolo Nizza

Arriva Su Sky Cinema Due e su Sky Arte, in prima tv, il film realizzato in occasione del cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci (interpretato da Luca Argentero). Appuntamento sabato 21 marzo alle 21.15, Non perdere la collezione CINEMA D’ARTE SKY disponibile on demand dal 21 marzo

Luca Argentero è Leonardo Da Vinci 

“Spinto dalla mia insaziabile curiosità, giunsi all’entrata di una grande caverna e subito sentii in me paura e desiderio. Paura per le tenebre intorno a me e desiderio di scoprire le meraviglie che esse celavano.” Sono queste le parole che ci introducono nell’universo di Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni dell’umanità. Artista, scienziato, inventore, Leonardo è più grande di qualsiasi definizione. Un uomo dai confini indefiniti, misteriosi, inafferrabili. Sicché il film sceglie di raccontare Da Vinci attraverso un viaggio nella sua mente. Non a caso l’opera si intitola Io, Leonardo, perché, come scriveva Arthur Rimbaud, “l’io è un altro.” In un’epifania di immagini, parole, disegni, invenzioni, esploriamo i ricordi, gli spazi, le memorie leonardesche.

In punta di piedi, accompagnati dalla voce narrante di Francesco Pannofino, abbiamo l’occasione di poter visitare la camera oscura dei pensieri di Leonardo, il tempio delle sue ossessioni. Certo, sono luoghi senza tempo, perché per citare un altro genio, ovvero Albert Einstein: “la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un'illusione ostinatamente persistente”. Cosi, nel film Leonardo resta sempre uguale a se stesso. Un affascinante ed elegante uomo di 35 anni dai lunghi capelli ondulati, Luca Argentero con pudore e misura interpreta l’artista, incorniciato dalle luci dell’anima create da Daniele Ciprì.I fallimenti come la gigantesca statua equestre per Ludovico Il Moro, mai realizzata, e l’affresco della battaglia di Anghiari dissolto nell’oblio, convivono con la creazione dell’Uomo Vitruviano e la genesi dell’Ultima Cena (forse la sequenza più potente e suggestiva di tutto il film) grazie anche al montaggio sapiente di Valentina Corti. Cecilia Gallerani (Angela Fontana) la celebre dama con l’ermellino, si alterna al Salai, ossia Gian Giacomo Caprotti, l’amato discepolo, il fascinoso ed efebico “mascalzoncello” che presterà le sue fattezze per il celebre ritratto di San Giovanni Battista.

Io, Leonardo, un film originale e innovativo

Ma più che la mera cronologia di una vita straordinaria, ciò che colpisce di Io Leonardo è l’approccio originalissimo e coinvolgente. Grazie a una certosina fedeltà storica che ritroviamo nei costumi, nelle acconciature, negli oggetti di scena, nei dialoghi di Leonardo (ricavati dai suoi scritti autografi, in particolare dal Trattato della Pittura) prendono vita, si animano le invenzioni e i disegni leonardeschi. In questo senso la ricostruzione delle sale dell’asse del Castello sforzesco risulta davvero meravigliosa e impressionante. 

Tuttavia, lo sguardo sempre attento e sensibile del regista Jesus Garces Lamber (già autore dell’ottimo Caravaggio - L’Anima e il sangue) ci offre una visione dell’uomo Leonardo, oltre che dell’artista. Un essere sempre in movimento: uno scienziato che più conosce e più vorrebbe conoscere. Un individuo alla ricerca della pace interiore, perennemente scisso tra ragione e sentimento, parimenti a quella sequenza in cui viene sezionato un bulbo oculare, forse, un omaggio al surrealista Un Chien Andalou. Perché Leonardo Da Vinci è un figlio mai riconosciuto dal padre, il notaio Ser Piero d’Antonio. Un bambino che nei suoi appunti ricorderà la madre Caterina, solo nell’elenco delle spese sostenute per la sua sepoltura. Un uomo, in grado di vivere e soprattutto di sopravvivere in compagnia di un’assenza. Un cuore in tempesta come il famoso disegno leonardesco raffigurante un Uragano con enormi getti d’acqua che travolge cavalieri e alberi.

Insomma, Io, Leonardo è un film misterioso e affascinante come il sorriso della Gioconda. Un’opera che, per l’appunto gioca con la paura e con il desiderio. Fear and Desire che non a caso è il titolo del primo film di Stanley Kubrick. In fondo tutti i geni hanno qualcosa in comune.

I Credits del film  Io, Leonardo

 

IO, LEONARDO è il nuovo film d’Arte Sky, realizzato in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (2 maggio 1519)

Il film è una produzione originale Sky con Progetto Immagine. Con il Patrocinio di: Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, del Comitato Scientifico del Palinsesto Milano

Leonardo 500, Comune di Firenze, Comune di Milano e Comune di Vinci.

Ha inoltre ottenuto il Riconoscimento dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.

Il film vede la partecipazione di Bosch e la collaborazione del Polo Museale della Lombardia, di Artec Digital Cinema, Bottega Tifernate e del museo Leonardo da Vinci Experience e Aeroporti di Roma. Media partner RTL 102.5e My Movies.

Ad impersonare Leonardo da Vinci è Luca Argenterò, impegnato per la prima volta in un film d’arte biografico. Nel cast anche Massimo De Lorenzo (Ludovico il Moro) ed Angela Fontana (Cecilia Gallerani).

La voce narrante è di Francesco Pannofino.

La direzione artistica è di Cosetta Lagani. La sceneggiatura è di Sara Mosetti e Marcello Olivieri, Il direttore dellafotografia è Daniele Ciprì. I costumi sono firmati dal due volte candidato all’Oscar, Maurizio Millenotti. La scenografia è di Francesco Frigeri.

La regia è affidata a Jesus Garces Lambert, già regista di “Caravaggio - l’Anima e il Sangue

La consulenza scientifica è affidata a Pietro C. Marani, professore ordinario di Storia dell'Arte Moderna e

Museologia al Politecnico di Milano, nonché Presidente dell'Ente Raccolta Vinciana del Castello Sforzesco di Milano e membro della Commissione Nazionale Vinciana per la pubblicazione delle opere di Leonardo. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni su Leonardo e altri artisti.

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