Luca Argentero e Ilenia Pastorelli: l’intervista per "Cosa fai a Capodanno?"

Cinema

Massimo Vallorani

Ilenia Pastorelli e Luca Argentero
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I due attori sono tra gli interpreti del primo film da regista di  Filippo Bologna, Cosa fai a Capodanno?, una black comedy che arriva nei cinema,  grazie a Vision Distribution, dal 15 novembre. Nel cast anche Alessandro Haber, Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio, Valentina Lodovini e Isabella Ferrari.  Leggi la doppia intervista

Cosa fai a Capodanno è una di quelle domande che, ad un certo punto dell’anno, diventano dei propri tormentoni da cui è difficile sfuggire. La domanda, senza forse, più fastidiosa del mondo. Ma “Cosa i a Capodanno?” è anche la nuova black- comedy, in uscita il prossimo 15 novembre diretta da Filippo Bologna, tra gli sceneggiatori del successo di Perfetti Sconosciuti e distribuita da Vision. Nel cast del film anche Luca Argentero e Ilenia Pastorelli che abbiamo intervistato in occasione della puntata del “Cinemaniaco “incontra”, la consueta lezione-intervista condotta da Gianni Canova e tenutasi allo Iulm di Milano. (puntata integrale andrà in onda mercoledì 14 novembre alle 20.35) 

Ecco l'intervista:

Argentero - Partiamo da questa sua ultima fatica. Ci racconta di che cosa parla questo film?
Diciamo che siamo in un chalet di montagna, e diciamo pure che siamo a Capodanno, una di quello feste in cui ti capita, la maggior parte delle volte, di pensare che da qualche altra parte c’è una festa sicuramente più divertente rispetto a quella dove sei. All’interno di questo due situazioni, una per così dire ambientale e una più legata alla psicologia individuale si muovono i personaggi del film: quattro coppie che si ritrovano in un ambiente chiuso, con l’obiettivo dichiarato di far sesso tra scambisti. Io e Ilenia, invece, siamo lì per fare una rapina.

Pastorelli - E il suo personaggio, Iole com'è?
Interpreto un personaggio con un’ingenuità in cui mi riconosco, ma che poi ha un risvolto improvviso, inaspettato. È una donna che non ha stima per sé stessa, non si trucca e anzi si imbruttisce, si mette maglioni larghi per non apparire... e poi cambia tutto nel momento in cui indossa un bellissimo vestito di un’altra persona. Solo in quel frangente comprende che si può amare in modo diverso e soprattutto non in maniera sottomessa.

Argentero - Come ha lavorato al suo personaggio, Mirko?
Innanzitutto sono partito dal modo di vestire: maglia nera, stivali a punta, aria trasandata. Il tutto per accentuare il carattere di una persona, a cui non manca il cinismo, la perfidia e la cattiveria. Un personaggio, Mirko, che nello svolgimento del film non ha nessuna picco migliorativo. Rimane sempre uguale a se stesso nella sua meschina esistenza.

Pastorelli - Cosa l’ha convinta a partecipare a questo film?
Beh, c’è più di un motivo. Innanzitutto il cast, che oltre a Luca (Argentero n.d.r) comprende attori come Alessandro Haber, Isabella Ferrari, Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio e Valentina Lodovini; poi il regista Filippo Bologna, che è già stato sceneggiatore di Perfetti Sconosciuti. Mi piaceva l’idea di uno spazio chiuso in cui tutti i personaggi arrivano alla consapevolezza dei limiti delle loro relazioni. Partono tutti, come succede nella vita reale, interpretando un personaggio ben preciso. Senza scomodare Pirandello e il suo “Uno, nessuno e centomila”, gli attori del film si muovono su schemi già prefissati e in maniera del tutto inconsapevole. Filippo Bologna è riuscito, con un grande lavoro di sceneggiatura e di regia, ad evidenziare i cambiamenti sottili di ognuno dei protagonisti.

Argentero – Il grande assente sembra essere il sesso che è poi il motivo da cui parte tutto il film
Il sesso è il motore che spinge la storia, attraendo chi guarda, ma è anche il grande assente del film. Tutto vorrebbero farlo ma per un motivo o per l’altro non riescono mai a metterlo in pratica. Sarà forse questa frustazione a spingere i personaggi verso altri argomenti come per esempio l’immigrazione. Temi attualissimi oggi ma che al momento dello script del film, circa due anni fa, ancora in gestazione. Merito di Filippo Bologna che ha saputo anticipare i tempi.

Pastorelli – Lei ha già vinto un Donatello per il film Lo chiamavano Jeeg Robot, diretto e prodotto da Gabriele Mainetti. Come è cambiata la sua vita?
Io non sono cambiata più di tanto e sono consapevole di essere stata fortunata. La vita di una persona è fatta di incontri causali di snodi spesso imprevisti. Per esempio: Nicola Guaglianone che è stato sceneggiatore di Jeeg Robot, ai tempi di questo film soffriva di insonnia e quindi passava le notti davanti alla tv e spesso guardava il Grande Fratello. È lì che mi ha notata. Non è fortuna questa?

Argentero  - Lei ha definito questa commedia "stupefacente" Mi spiega perché?
Stupefacente perché mi ha davvero stupefatto. Per la freschezza della sceneggiatura, perché dopo tante commedie finalmente ho avuto in mano un personaggio diverso: un cattivo finalmente. Bisogna non abituarsi sempre allo stesso personaggio; accettare le sfide con tranquillità e professionalità. Soltanto in questo modo si può continuare a crescere in questo magnifico lavoro che è quello dell’attore.

Pastorelli – La vedremo presto in altri film?
Il prossimo film di cui sono protagonista si intitola Non ci resta che il crimine, un viaggio nel tempo, in cui interpreto un personaggio degli anni ’80. Il film è diretto da Massimiliano Bruno e tra gli interpreti ci sono Marco Giallini, Alessandro Gassmann ed Edoardo Leo.

Argentero – ... e Lei?
Ho appena finito di girare Copperman, pellicola diretta da Eros Puglielli. Poi uscirà Inside Leonardo, dove vestirò i panni di Leonardo da Vinci. Il film uscirà nel corso del 2019 nei cinema con Lucky Red e poi in tv su Sky.

Argentero/Pastorelli - Tutti e due avete partecipato al Grande Fratello. Con il senno di poi, secondo voi, sareste andati d’accordo?
Sì pensiamo di sì. Eravamo dei bravi attori in quel tempo lì e lo siamo ancora oggi. Non trova?

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