Oscar 2019, 5 cose da sapere su Rachel Weisz

Spettacolo

Andrea Cominetti

Rachel_Weisz

Dagli studi letterari a Cambridge all'avversione al botox, che condivide con Kate Winslet ed Emma Thompson

Fresca di Bafta per la sua interpretazione di lady Sarah ne «La favorita» di Yorgos Lanthimos, Rachel Weisz potrebbe sparigliare le carte e i pronostici (tutti dalla parte di Regina King) e portarsi a casa il secondo Oscar come miglior attrice non protagonista.

Le origini ungheresi


Nata a Westminster a Londra, Rachel Weisz è cresciuta nel sobborgo di Hampstead Garden, con la madre psicanalista, il padre inventore e ingegnere ungherese e la sorella Minnie, anche lei artista. I genitori, entrambi ebrei (anche se la madre solo in parte), si trasferirono in Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli studi letterari


All'età di 14 anni ha iniziato a lavorare come modella e fotomodella, ottenendo, sempre in questo periodo, un importante ruolo nel film «King David» al fianco di Richard Gere ma dovette rifiutare la parte. Successivamente si è iscritta alla Trinity Hall, a Cambridge, dove ha studiato letteratura inglese, laureandosi con ottimi voti. Durante gli anni universitari, ha partecipato a numerose produzioni studentesche, co-fondando un gruppo drammaturgico chiamato «Cambridge Talking Tongues», che ha pure vinto uno Student Drama Award consegnato dalla rivista The Guardian durante il Festival di Edimburgo.

La carriera cinematografica


Dopo aver lavorato per diverse produzioni televisive, ha debuttato al cinema nel 1995 con il film «Reazione a catena», apparendo successivamente in «Io ballo da sola» di Bernardo Bertolucci. Il vero successo, però, è arrivato tre anni dopo, grazie al film d'azione «La mummia», di cui era la protagonista femminile (al fianco di Brendan Fraser). Sono seguiti «La mummia - Il ritorno» (2001), «About a Boy - Un ragazzo» (2002), «La giuria» (2003), quindi «The Constant Gardener - La cospirazione», thriller di Fernando Meirelles che le ha fruttato sia un Golden Globe sia un Oscar come miglior attrice non protagonista. Con la statuetta in tasca, ha potuto scegliere di apparire soltanto in alcune selezionate pellicole: «L’albero della vita» di Darren Aronofsky, «Un bacio romantico» di Wong Kar-Wai, «Amabili resti» di Peter Jackson e «Agora» di Alejandro Amenabar, dove ha vestito i panni di Ipazia. Nel 2015 ha partecipato al Festival di Cannes con due film in concorso: «Youth - La giovinezza» del nostro Paolo Sorrentino e «The Lobster», in cui per la prima volta ha collaborato con Yorgos Lanthimos.

L’avversione al botox

Contraria al botox, dal 2011 Weisz fa parte, assieme a Kate Winslet ed Emma Thompson, della British Anti-Cosmetic Surgery League. Due anni prima, interrogata sull’argomento da Harper's Bazaar, aveva detto: «Dovrebbe essere vietato per gli attori, come gli steroidi lo sono per gli sportivi. La recitazione è tutta espressività, perché si vuole appianare un sopracciglio?».

La vita privata

Sul versante privato, dal 2002 al 2010 è stata legata al regista Darren Aronofsky, da cui ha avuto un figlio: Henry Chance, nato il 31 maggio 2006. Dopo la separazione, l’attrice ha iniziato una relazione con il collega Daniel Craig, l’ultimo 007 cinematografico, conosciuto sul set del film «Dream House». I due si sono sposati nel giugno 2011 con una cerimonia privata a New York, sette anni dopo hanno avuto la loro prima figlia.

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