Jeff Bridges - Nomination Miglior Attore Non Protagonista

Spettacolo
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In “Hell or High Water” Jeff Bridges  interpreta un texas ranger, fra i protagonisti di un western moderno ambientato in Texas.

Jeff Bridges è il Texas Ranger Marcus in “Hell or High Water”, del regista David Mackenzie. Un western moderno, che lo vede recitare accanto a Chris Pane e Ben Foster. La storia racconta la vicenda di due fratelli, uno divorziato e disoccupato, l’altro ex galeotto, che diventano criminali per poter saldare un debito di famiglia e non perdere il ranch del padre. Dopo diverse rapine alle banche sulle loro tracce si mette un Texas Ranger interpretato proprio da Jeff Bridges, che tenterà di fermarli e di scoprire cosa stanno facendo, prima di andare in pensione.

 

Il film è stato presentato per la prima volta alla Festa del Cinema di Roma, dove è stato accolto in maniera positiva da critica e pubblico, e nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2016. È arrivato nelle sala cinematografiche statunitensi il 12 agosto 2016 ed è disponibile in Italia su Netflix dal 18 novembre 2016.

 

Divisa avana, stetson calato sugli occhi, accento strascicato e parole bofonchiate: Jeff Bridges si è calato alla perfezione nel ruolo del ranger texano, ottenendo una nomination agli Oscar 2017 come Miglior attore non protagonista per questa sua interpretazione.  

 

Jeff Bridges e il texas ranger di “Hell or High Water”

 

L’attore ha spiegato di essersi preparato al ruolo, facendosi affiancare da un vero texas ranger, che ha seguito sul lavoro per capire come si svolge la sua giornata. “Mi piace il modo in cui è venuto fuori, è semplicemente incredibile – ha detto Jeff Bridges parlando del suo personaggio – . Sul set mi sono fatto ispirare da un texas ranger notevole, Joaquin Jackson”.

 

Joaquin Jackson è un vero mito in Texas ed è uno dei rangers più conosciuti. Uomo di legge pluri-decorato, è apparso sulla copertina  del Texas Monthly nel 1994, dove ha raccontato le sue gesta sul posto di lavoro, trasformandosi in una leggenda. Non a caso la sua esperienza come ranger l’ha portato a lavorare nel mondo del cinema interpretando ruoli di polizia minori e svolgendo il ruolo di consulente. Jackson ha prestato le sue conoscenze anche per il film "Hell Or High Water”, dove ha affiancato Jeff Bridges ed è morto il 15 giugno 2016, poco dopo che il film era stato presentato in anteprima mondiale a Cannes.

 

La sceneggiatura, scritta da Taylor Sheridan, si ispira anche a personaggi che lo sceneggiatore ha conosciuto nella sua vita, vivendo in Texas. Per questo Jeff Bridges ha voluto conoscere suo cugino Parnell McNamara nella costruzione del suo personaggio. "Taylor è dal Texas e suo cugino, Parnell McNamara, era un maresciallo che stava andando in pensione e ho voluto parlare con lui – ha raccontato Jeff Bridges -. Mi ha aiutato molto a formare il carattere del mio personaggio. Taylor – ha aggiunto parlando dello sceneggiatore - è nel film. Interpreta un ragazzo che guida il bestiame attraverso la strada."

 

Dopo aver creato il carattere del suo texas ranger, Jeff Bridges ha costruito il rapporto con il compagno dell’uomo di legge: Alberto Parker, interpretato da Gil Birmingham. “Abbiamo passato molto tempo sul set a condividere le nostre passioni per la musica e a suonare la chitarra” ha raccontato l’attore. Questo esercizio di team-building è stato voluto fortemente dal regista David Mackenzie, che ha invitato il cast di “Hell or High Water” a condividere pensieri, passioni e idee, per realizzare il film e creare una connessione fra gli attori.

 

 

Jeff Bridges e “Hell or High Water”

 

“Una delle cose che mi è piaciuta di più del film – ha rivelato l’attore candidato all’Oscar - è l’ambiguità dello script”. Nel film le banche vengono infatti presentate come i cattivi, mentre il confine fra bene e male, fra giusto e sbagliato, è molto labile. 

 

“Non è giusto rubare. – ha proseguito l’attore - Ma, poi, è giusto per le banche a prestare denaro a persone che sanno che non potranno pagare? Nemmeno questo è buono”.  Per spiegare questo suo pensiero, l’interprete di “Hell or High Water”, ha citato lo scrittore russo Aleksandr Solzhenitsyn. "Se solo fosse tutto così semplice! – ha citato Bridges - Se solo ci fossero persone malvagie che commettono solo cattive azioni. Si potrebbero separare dal resto di noi e distruggerle. Ma la linea che divide il bene dal male attraversa il cuore di ogni essere umano. E chi è disposto a distruggere un pezzo del suo cuore? Questo giudizio di giusto e sbagliato – ha concluso l’attore – dimostra che tutti abbiamo entrambi gli aspetti, perciò dobbiamo valutare bene e male in modo diverso”.

 

 

Jeff Bridges e l’Oscar con “Hell or High Water”

 

Nella sua carriera Jeff Bridges ha ricevuto ben sette nomination agli Oscar, tre nella sezione Miglior attore protagonista, con “Starman” (1984), “Crazy Heart” (2010) e “Il Grinta”, (2011). Per quattro volte l’attore ha ricevuto la nomination come Miglior attore non protagonista, la prima nel 1971 con “L’ultimo spettacolo” e in seguito nel 1974 “Una calibro 20 per lo specialista”, ma anche con “The Contender” (2000).

 

Il 17 marzo del 2010 ha ricevuto l'Oscar per la migliore interpretazione in “Crazy Heart”. “Mio padre, – ha raccontato Bridges parlando del mestiere di attore - Lloyd Bridges, verso la fine degli anni ’50 recitava in una serie tv che si chiamava "Avventure in fondo al mare". Era così bravo a fare immersioni che la gente pensava che lui fosse davvero quel personaggio. È il miglior complimento che un attore possa ricevere, ma era anche frustrante, perché continuavano a offrigli parti in cui doveva fare immersioni. Nella mia carriera ho cercato di non sviluppare un personaggio troppo forte, in modo da non rendere scontato vedermi in un dato ruolo. Ho voluto confondere piacevolmente il pubblico su chi sono veramente”. 

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