Giffoni 2019, vincono le storie che guardano al presente con sensibilità e profondità

Spettacolo

Fabrizio Basso

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Giffoni 2019, è il giorno dei premi: vincono i film che raccontano coraggio, immaginazione e riscatto. Ecco l'elenco dei premiati e alcune riflessioni

(@BassoFabrizio
Inviato a Giffoni Valle Piana)


Giffoni 2019 passa agli archivi ma non l'epica di Giffoni che prosegue il suo percorso verso l'edizione numero 50, che si svolgerà nel luglio 2020, ed è già considerata un nuovo inizio. Il Giffoni Film Festival è una esperienza dalla quale si esce arricchiti perché c'è un confronto quotidiano con giurie composte da bambini, adolescenti e giovani uomini e donne. Oggi è il momento dei premi, è il momento di apprendere come i giurati hanno orientato i loro voti. Le scelte giungono dopo 10 giorni di proiezioni, dibattiti con registi e attori, applausi in sala, emozioni, confronti e commozione. Quest'anno i giurrati erano oltre 6.200 giovani giurati in una fasce di età che va dai 3 ai più 18 anni. I film sonio stati scelti tra le 101 produzioni internazionali provenienti da tutta Europa ma, a conferma di come Giffoni sia ornai un evento di afflato mondiale, anche da Giappone, Corea del Sud, Iran, Canada e Stati Uniti.

I giurati hanno visto storie che sono state origine di riflessioni e confronti, che li hanno visti immedesimarsi con i protagonisti, mettersi in discussione e comunque crescere, entrare in tutti i gangli di quello che è il meraviglioso mondo del cinema.

Questi i vincitori tra i lungometraggi che conquistano il Gryphon Award 2019.
Nella sezione Generator +18 (riservata ai ragazzi con più di 18 anni) conquista il Grifone D'Oro The place of no words di Mark Webber (Regno Unito/USA/Australia, 2019): un padre e un figlio, un mondo fantastico, il grande tema della morte.

Nella sezione Generator +16 (riservata ai ragazzi dai 16 ai 17 anni) trionfa il canadese Giant Little Ones di Keith Behrman (Canada, 2018): una sentimentale e onesta storia di amicizia, di auto-scoperta, sul potere dell’amore senza etichette.

Nella sezione Generator +13 (riservata ai ragazzi dai 13 ai 15 anni) vince l'inglese Blinded by the light (Regno Unito, 2019) della regista Gurinder Chadha, amata per quel capolavoro che è Sognando Beckham. Tra coraggio, amore e razzismo la storia è scandita dalla musica e dai testi poetici di Bruce Springsteen. Il lungometraggio sarà distribuito in Italia da Warner Bros. Pictures dal 29 agosto.

Arriva dall'India il film vincitore della sezione Elements +10 (riservata ai ragazzi dai 10 ai 12 anni) ed è Teacher di Siddharth Malhotra (India, 2018). Un esempio di inclusione e di integrazione, che ha per protagonisti un insegnante, la sindrome di Sindrome di Tourette e la dimostrazione che i pregiudizi sono spesso figli di un ambiente che te li costruisce attorno per chiudere gli occhi alla realtà.

È il tedesco Rocca changes the world di Katja Benrath (Germania, 2019), distribuzione internazionale Beta Cinema, ad aver conquistato gli Elements +6. Amicizia, bullismo, famiglia e giustizia al centro di questa storia coraggiosa.

Il vincitore per la sezione Gex Doc, totalmente dedicata ai documentari, è In the name of your daughter di Giselle Portenier (Canada/Tanzania/Regno Unito, 2018), distribuzione internazionale DR TV. Storia stimolante e intima di alcune delle ragazze più coraggiose del mondo, come Rosie Makore, scappata dalla sua casa nel nord della Tanzania per salvarsi dall'infibulazione e dal matrimonio che i genitori avevano pianificato per lei. Ad aiutare lei e tante altre ragazze, Rhobi Samwelly, una delle donne più carismatiche d’Africa, che accoglie ragazze di ogni religione in una casa rifugio e gira per le campagne per combattere questa tradizione millenaria.

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