Giffoni 2019, Cisco dà voce alle Aquile Randagie

Spettacolo
Cisco nella parte finale del video
aquile-randagie

Lunedì 22 volano su Giffoni le Aquile Randagie, il film di Gianni Aureli che racconta la storia vera di un gruppo di scout che hanno disobbedito alle leggi fasciste e continuato a operare in clandestinità. La title track è di Stefano Cisco Bellotti che ho intervistato

(@BassoFabrizio
inviato a Giffoni Vallepiana)


Una storia di coraggio e di volontà. Una storia di ragazzi irriverenti che il fascismo non ha spaventato. Sono le Aquile Randagie di Gianni Aureli e il film sarà presentato a Giffoni lunedì 22 alle ore 19 nella Sala Galileo. E’ la storia di un gruppo di scout lombardi che quando la dittatura decise di abolire l’associazionismo scelsero di lavorare in clandestinità ma non ammainarono quel vessillo che mise in imbarazzo anche Papa Pio XI. La canzone simbolo di questo film è firmata da Stefano “Cisco” Bellotti, cantautore, artista carpigiano, storica voce dei Modena City Ramblers da oltre un decennio in corsa solitaria a difesa della canzone d’autore che ha numerose perle nella sua discografia. E ha un diamante che si intitola Come se il mondo e ritengo una delle più belle e vere canzoni d’amore degli ultimi due decenni. Il suo ultimo album è Indiani e Cowboys ed è di rara poetica, si respira quell’umanità che la cronaca e la politica ci sta scippando. Lo ho intervistato.

Come sei entrato nel progetto Aquile Randagie?
Abbiamo iniziato a parlarne anni fa, almeno tre o quattro, per la title track poi ci siamo persi di vista.
Poi?
Più o meno un anno, nel pieno delle riprese, il produttore mi ha chiamato avvertendomi che era giunto il momento.
Hai visto il film?
Non nella versione definitiva, mi hanno inviato il pre-montato e così sono entrato nella storia. Poi mi sono documentato.
Ti hanno fatto richieste?
Solo che fosse in vecchio stile folk.
Dove avete girato il video?
La parte cittadina a Pavia invece gli scenari agresti nelle strade di campagna delle mie zone, di Campagnola in provincia di Reggio Emilia.
Il mantra del brano è Estate Parati, state pronti.
Mi hanno chiesto di usare questo monito quando eravamo a Pavia.
Chi sono i ragazzi con te nella parte finale del video?
E’ stato fatto un annuncio in chat di Scout ed è stato recepito.
Cosa ti lasciano le Aquile Randagie?
Il coraggio di disobbedire, l’irriverenza di andare in piazza dove ci sono i gerarchi e prenderli in giro, fare ironia verso un potere assurdo.
Il popolo di Giffoni cosa può assorbire dalla tua canzone e dal film?
I giovani oggi sono soggetti a campagne di pensiero molto forti e il rischio è che siano stimolati in maniera uni-direzionale. Dovrebbero avere il pensiero libero in qualunque campo.
Il tuo consiglio?
Stimolare i giovani a farsi idee proprie per affrontare l’età adulta.
La tua estate?
Sono impegnato con The Liberation Project. Sul palco siamo in nove musicisti, molti dei quali di origini africana: proponiamo canti dio liberazione e di lotta. Alla chitarra c’è Phil Manzanera, ex Roxy Music.
A livello individuale?
Prosegue il tour di Indiani e Cowboys e andrà avanti fino a ottobre.
Poi?
Lo porterò nei teatri in versione acustica. Del 2020 ne parliamo più avanti!

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