Borg McEnroe: la sfida perfetta

Cinema

Dal 9 novembre, grazie a Lucky Red, arriva nelle sale la pellicola Borg McEnroe, diretta da Janus Metz Pedersen, sull'infinita sfida tra Bjorn Borg e John McEnroe. In occasione della sua uscita, Sky Cinema Cult manderà in onda qualche minuto in anteprima. Appuntamento venerdì 3 novembre alle 20.50

Uno delle più grandi rivalità sportive di tutti i tempi, quello che rimangono e non di dimenticano mai. Stiamo parlando degli scontri tra lo svedese Björn Borg e lo statunitense John McEnroe entrati di diritto nella storia del tennis. Due fuoriclasse accomunati dal talento immenso, ma divisi dai caratteri completamente opposti: algido e impassibile Borg, irrequieto e facilmente irascibile McEnroe. Si affrontarono in tutto quattordici volte, con un bilancio di sette vittorie per parte. La storia di questa celebre rivalità ora è diventata un film, Borg McEnroe ritratto avvincente, intimo ed emozionante di due indiscussi protagonisti della storia del tennis e il racconto, epico, di una finale diventata leggenda: quella di Wimbledon 1980.

Diretto dal regista danese Janus Metz Pedersen, Borg McEnroe vede Sverrir Gudnason nei panni del tennista svedese e Shia LaBeouf in quelli dell’americano. Borg McEnroe arriverà nelle sale italiane il prossimo 9 novembre, distribuito da Lucky Red.
Ecco come il regista Janus Metz Pedersen parla nelle note di regia del suo film Borg McEnroe

“Per me Borg McEnroe è la versione ambientata nel mondo del tennis di Toro scatenato. Racconta di due ragazzi, entrambi in lotta per dimostrare di essere il migliore, per sentirsi importante, per essere qualcuno. Imprigionati nella loro rivalità – una delle più spettacolari nella storia dello sport – hanno finito col fare i conti con loro stessi e con i propri demoni. Sia Björn che John avevano la speciale capacità di spingersi ai limiti e perfino di superarli. Credo che questa sia una peculiarità della maggior parte di coloro che hanno raggiunto grandi risultati. E, nonostante il mondo li vedesse come i perfetti opposti, avevano questa particolarità in comune, e la riconoscevano rispecchiandosi nell'altro. Entrambi giocavano a tennis come se da questo dipendesse la loro stessa vita e, mano a mano che la storia procede, assistiamo a come questi due solitari alla fine abbiano trovato comprensione e amicizia uno nell'altro. Essendo un biopic ispirato alla vita di Björn e John, e in particolare alla leggendaria finale di Wimbledon del 1980, Borg McEnroe rievoca un'era dello sport in cui i giocatori di tennis erano delle “rock star” e in cui John e Björn emergevano come i più grandi. Nonostante nel 1980 io stesso fossi solo un bambino, ricordo chiaramente il tennis di quel periodo. Nel 1980 tutta la mia famiglia aspettava la finale di Wimbledon come se fosse la santa omelia alla vigilia di Natale nella cattedrale di St. Paul. Probabilmente io vedevo solo un tipo con una buffa pettinatura che si lamentava e brontolava da una parte della rete e un altro tipo che aveva dei folli scatti di ira dall'altra, eppure in tutto questo c'era una sacralità che ricordo ancora oggi. Adesso so che tutto dipendeva da come quei due atleti fossero stati messi uno contro l'altro. Non si trattava solo di due uomini che giocavano a tennis. Si trattava dello scontro tra due continenti. Due comportamenti, due caratteri opposti messi uno di fronte all'altro. Due modi diversi di essere uomini".

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