Mia, il nuovo film con Edoardo Leo: l'intervista di Sky TG24 al regista Ivano de Matteo

Cinema
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Simona Manganaro

Un film sull’amore, quello di due genitori per la figlia. Ma anche di un amore tossico, il primo di una ragazza che si trova davanti ad una situazione distruttiva. Ecco “Mia”, il nuovo film di Ivano De Matteo, in sala dal 6 aprile. Ne abbiamo parlato insieme a Wow, e raccontato come sia sempre più importante dire ai ragazzi di denunciare quando accadano episodi simili a quello che succede a Mia. Protagonisti Edoardo Leo, Milena Mancini, Greta Gasbarri e Riccardo Mandorlini

 

È un film che parla d’amore, “Mia”. L’amore di due genitori che fanno di tutto per vedere la figlia felice ma soprattutto cercano di proteggerla quando inizia a conoscere quello che sarà il suo primo amore. Un amore che diventa tossico e di cui i genitori di Mia saranno anche vittime. Un amore al tempo dei social media, e del revenge porn. Mia è una ragazza normalissima: va al liceo, ha un gruppo di amiche, gioca a pallavolo. Tutto d’un tratto nella sua vita arriva Marco, ventenne romano, che le sconvolge la quotidianità. Passa sempre più tempo al telefono, vede sempre meno le amiche, rinuncia a truccarsi perché “lui non vuole”. Il papà di Mia, interpretato da uno straordinario Edoardo Leo, sembra intuire che qualcosa non va in questa relazione. E, alla fine, l’amore per la figlia lo porterà anche a cercare vendetta.

Ne abbiamo parlato insieme a Ivano De Matteo, regista del film, all’interno di Wow. 

La storia e le sfumature dell'amore

“Che cosa l’ha spinta a raccontare una storia come questa?

Io e la mia compagna, Valentina Ferra, abbiamo scritto questo film in primis come genitori. Mentre scrivevamo i dialoghi, ci siamo fatti aiutare da nostra figlia di sedici anni. È una storia che volevamo raccontare. Una grande storia d’amore: l’amore tra due genitori, che amano alla follia la loro figlia. L’amore del padre per Mia, che troverà un “nuovo” uomo, una sorta di primo tradimento, con la speranza che questo nuovo amore sia proprio come quello del padre. Questo non accade. È una storia che sta a cuore a noi genitori: l’adolescenza, un bivio che può influire la vita dei nostri ragazzi.

L'importanza di comprendere il linguaggio dei giovani

Che cosa le ha suggerito sua figlia? Ci ha raccontato di questa collaborazione, che è molto importante soprattutto perché le ha permesso di comprendere il linguaggio di questa generazione nata e cresciuta con i social media…

È sicuramente un linguaggio molto veloce, che può anche cambiare di città in città. Per alcune scene ci siamo fatti aiutare da mia figlia e dalle sue amiche, proprio per raccontare al meglio questa storia. Io, con la cinepresa, sono entrato in punta di piedi: questo è un film visto con l’occhio di un padre, di una persona adulta. Quando entravo nel mondo dei ragazzi stavo immobile, silenzioso e osservavo: da padre, a volte, è molto difficile intercettare emozioni e cambiamenti repentini. Nello specifico questo padre, interpretato da Edoardo Leo, deve gestire una situazione più grande di lui, e ha un senso di impotenza fortissimo davanti a un episodio che vuole vendicare. Una tempesta che sconvolge la vita quotidiana di una famiglia semplice.

Un film per figli e genitori

Un film che potrà essere d’aiuto per i genitori, ma anche per i ragazzi…

Vero. A questo proposito, stiamo organizzando delle proiezioni nelle scuole a Roma, Milano, Bologna. A queste proiezioni i ragazzi saranno in una sala, e i genitori nell’altra. Poi ci uniamo e, insieme a una psicologa, ne parliamo tutti insieme. È fondamentale instaurare un dialogo: spesso c’è mancanza di comunicazione tra noi e i nostri figli…poter parlare di questi temi anche grazie a questo film è molto importante. E spero arrivino anche altre scuole

 

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