Val Kilmer racconta la sua battaglia contro il cancro alla gola in un documentario

Cinema
Actor Val Kilmer visits the United Nations headquarters in New York City, New York to promote the 17 Sustainable Development Goals (SDGs) initiative, July 20, 2019. (Photo by EuropaNewswire/Gado/Getty Images)

Nel  doc "Val", l'attore racconta per la prima volta la sua storia,  6 anni dopo la diagnosi di cancro alla gola e i trattamenti di radioterapia e chemioterapia cui si è sottoposto 

“Non posso parlare senza tappare questo buco che ho in gola. Devo scegliere se respirare o mangiare-"

Con queste parole Val Kilmer sintetizza il suo dramma. Così a sei anni dalla diagnosi di cancro alla gola e dopo molteplici trattamenti di radioterapia e chemioterapia seguiti alla tracheotomia, l’attore ha deciso di raccontare la propria storia.  Il tumore ha cambiato per sempre la sua voce indimenticabile (basti pensare alla sua interpretazione in The Doors). Ma l’antagonista di Tom Cruise in Top Gun, a 61 anni,  con coraggio ha voluto condividere la battaglia contro il cancro attraverso il documentario Val diretto da Leo Scott e Ting Poo. Il film è stato presentato a Cannes e disponibile in America su Amazon Prime Video.

I registi del documentario hanno spiegato con queste parole il loro incontro con Val Kilmer:

"Non ha la vanità che ti aspetteresti da qualcuno della sua fama e celebrità. Non ha mai avuto quel tipo di artificio o protezione che le persone davvero famose si costruiscono intorno»Val è una persona ricca di sfumature. In lui c’è una giocosità infantile, ma anche la profonda saggezza di un uomo che ha seguito un percorso spirituale per tutta la sua vita. Ha molti opposti che lo rendono incredibilmente interessante, ed è questo il motivo per cui il nostro film merita una possibilità"

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Prossimamnete vedremo Val Kilmer nell'attesissimo sequel di Top Gun. E a questo proposito il regista RIdley Scott ha dichiarato. £Realizza delle opere d’arte incredibili. È sempre positivo e non è uno che si autocommisera. Si è evoluto come tutti noi, ma nel materiale presente nel documentario si vedono tanti temi che ritornano: è sempre stato una persona spirituale, è sempre stato creativo, super esilarante ed è sempre stato legatissimo ai suoi figli. Tutto questo rimane"

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