I Delitti del Barlume: Corrado Guzzanti, tra videochiamate e convivenze forzate

Cinema sky cinema

Paolo Nizza

Abbiamo incontrato  Paolo Pasquali,  l'ineffabile assicuratore di Pineta. in attesa di Tana libera tutti, la seconda storia di  I Delitti del  Barlume. In prima TV lunedì 18 in esclusiva su Sky Cinema Uno,

Corrado Guzzanti è un fucinatore di ilarità, per citare un'espressione cara a Federico Fellini. E il suo 'ingresso nelle storie de I Delitti del Barlume ha aumentato in maniera esponenziale la vis comica della produzione Sky. L'assicuratore Paolo Pasquali, con quell'accento irresistibile che ricorda il Bepi, ovvero il gondoliere rubacuori interpretato da Alberto Sordi in Venezia, La Luna tu, sembra uscita dall'epoca d'oro della commedia all'italiana.

Nel primo storia del 2021, lo abbiamo visto perdersi nei paradisi artificiali per superare l'ansia da Emergenza Covid, con esiti esilaranti, In Tana libera tutti, invece, il buon Pasquali è al centro della trama gialla, tra lezioni di spagnolo online e improbabili samurai. Ecco cosa ci ha raccontato l'attore della sua esperienza su un set cosi particolare. Ma di una cosa siamo certi il fascino di Corrado Guzzanti è assolutamente centripeto.

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Come è stato recitare in queste due nuove storie dei Del Barlume?

Molto complicato. All’inizio pensavamo che non saremmo riusciti a girare le puntate Con un grande sforzo abbiamo comunque deciso di provarci, nonostante l’emergenza Coronavirus e prendendo le misure di sicurezza necessarie. Infatti le vicende del secondo episodio, Tana libera tutti si dipana tutti attraverso le videocall di Zoom. Io avevo paura che come espediente narrativo potesse non funzionare, e, invece, si è rivelato un elemento comico aggiuntivo. E poi ci siamo posti lo scrupolo e avesse senso inserire quello che stava accadendo nel mondo, nel microcosmo de I Delitti del Barlume. Ma siccome si tratta di una serie che è sempre è stata ancorata alla realtà ci è sembrato giusto farlo. E poi il regista Roan Johnson ha trovato i toni giusti e l’equilibrio per sorridere, parlando di lockdown e pandemia, Certo è stata una bella prova per tutti perché, in questa seconda, ognuno di noi ha recitato da solo davanti a uno schermo e quindi è stato necessario un grandissimo lavoro di montaggio.

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Che rapporto hai con la tecnologia?

Prima dell’emergenza Coronavirus, avevo fatto solo collegamento via Skype con gli Stati Uniti. Quest’anno invece, le videoconferenze sono diventate la quotidianità. E credo che questo tipo di tecnologia influirà anche sulla televisione, cambiandola per sempre.
 

Vorrei qualche delucidazione in più sul fax Centrifuga e centripeta a di cui parla Pasquali in Mare Forza Quattro dopo aver fumato la marijuana?

Dovresti chiedere agli autori (ride N.d.R.). Per me quelle battute restano misteriosissime. Ti prometto che se me le spiegano, ti telefono per aggiornarti. Comunque qualche teoria è stata fatta. Credo sia meglio il fascino centripeto, perché il centrifugo allontana la gente. È la sola cosa che ho capito.

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Come è andata la convivenza forzata con Beppe, il personaggio interpretato da Stefano Fresi?

Benissimo, in fondo Pasquali e Battaglia sono la strana coppia de I Delitti Del Barlume. I nostri personaggi sono spesso ai margini della trama gialla, mentre questa volta siamo più presenti.

 

Mi piacerebbe vedere uno spin off del Barlume con protagonisti Pasquali e Battaglia

Il mio personaggio è nato dopo aver provato anche altri dialetti, dal romano al napoletano. Poi abbiamo optato per il veneto, anche se è un linguaggio inventato che rimanda all’Alberto Sordi di Venezia, la luna e tu, il film di Dino Risi che è un cult. Alla fine non sono chiari i motivi per cui questo assicuratore del Nord Est è finito a Pineta. Ogni tanto si accenna a una moglie e a una famiglia. Per cui ho suggerito a Roan che sarebbe bello raccontare da cosa fugge Pasquali e perché non può più tornare a casa. Certo con Stefano mi trovo benissimo, come con tutti gli altri del cast del Barlume. Però con lui c’è un’alchimia speciale.

 

Infine, qual è il punto di forza dei Delitti del Barlume?

Sono storie divertenti. Conservano l’umorismo toscano di Monicelli e di film come Amici miei, ma hanno una loro specificità. Io non conoscevo i romanzi di Marco Malvaldi, ma credo che gli episodi siano migliorati stagione, dopo stagione. È sempre necessario un po’ di rodaggio. Certo, sarebbe bello girare più di due episodi all’anno, ma produttivamente è impossibile anche perché l’Isola d’Elba da luglio si riempie di barche e turisti.

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