Justice League, Ray Fisher attacca Joss Whedon: "Schifoso sul set"

Cinema

Non sono mancate le risposte alle accuse, tra sostegno a Fisher e dure smentite

Si torna a parlare di “Justice League” e non per la Director’s Cut di Zack Snyder. Ray Fisher, che interpreta Cyborg, ha infatti mosso delle accuse molto pesanti nei confronti di Joss Whedon, regista subentrato nel progetto, la cui versione è giunta al cinema tra mille polemiche.

Nel 2017, impegnato al Comic-Con di San Diego col resto del cast, Fisher rispose a una domanda di un fan in merito a Whedon, da poco subentrato nel progetto: “Joss è fantastico. Zack ha scelto una persona in gamba per intervenire e finire ciò che ha cominciato”. A distanza di quasi 3 anni da quelle parole, l’attore ha voluto fermamente ritrattare quella dichiarazione. Lo ha fatto attraverso il proprio profilo Twitter.

Un post che ha fatto discutere, seguito da un altro, pochi giorni dopo, che è l’equivalente di una vera e propria bomba: “Il trattamento di Joss Whedon sul set, nei confronti del cast e della crew di ‘Justice League’, è stato schifoso, offensivo e non professionale. Del tutto inaccettabile. Qualcosa che gli è stato concesso, in molti modi, da Geoff Johns e John Berg”. La redazione di “Variety” ha provato a contattare il regista per una risposta ufficiale a tali affermazioni. Whedon si è però limitato a un “no comment”. A rispondere è stato invece John Berg, che ha smentito le dichiarazioni dell’attore: “Categoricamente falso che abbiamo consentito comportamenti non professionali di alcun tipo. Ricordo però che Fisher prese male il fatto che volessimo fargli dire ‘Booyaa’, celebre battuta di Cyborg nelle serie animate”. 

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Accuse a Joss Whedon, le reazioni della crew

A questa vicenda si aggiunge un terzo capitolo. Non si sono fatti attendere dei messaggi di sostegno per Fisher. Richard Cetrone, controfigura di Batman, ha risposto al messaggio con un “Ben fatto Ray”. Reazione simile della controfigura di Gal Gadot.

Il fotografo di scena, Clay Enos, ha ammesso come qualche rumor circolasse sul set, senza scendere nei dettagli: “Ho sentito dire lo stesso”. Il primo post di Fisher, nel quale ritratta le parole pronunciate al Comic-Con, è stato apprezzato sia da Zack Snyder che da Clay Enos. I due hanno infatti messo un mi piace al post sul social Vero.

All’elenco si sono aggiunti alcuni tecnici esterni alla produzione di “Justice League”. Nia DaCosta, regista di “Candyman”, ha esaltato il suo coraggio: “Sono molto fiera di Ray per aver deciso di parlare. Esiste una minaccia di ritorsioni ed è questo il motivo per il quale certi comportamenti offensivi e non professionali si perpetuano nella nostra industria. Parlare comporta conseguenze, per questo ammiro il suo coraggio”.

Alan Tudyk ha invece voluto difendere Whedon: “Non ero lì ma conoscono Joss da 17 anni. Onestamente non riesco neanche a immaginare una cosa del genere e ho un’ottima immaginazione”.  

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