Il primo film sul coronavirus: ambientato in ascensore

Cinema

Sarà diffuso in streaming il primo film dedicato al Coronavirus: “Corona” è un thriller psicologico, girato dall’iraniano Keshvari

Si intitola “Corona”, ed è il primo film ambientato ai tempi del Coronavirus. O, meglio, dedicato proprio alla pandemia. A firmarlo è Mostafa Keshvari, regista iraniano classe 1988 che vive e lavora a Vancouver, Canada.

Ex bancario, Keshvari ha da sempre la passione per lo storytelling: nel 2015 firma il suo primo cortometraggio, “I Ran”. Il primo film, “Unmasked”, parla di una donna musulmana diventata attrice durante il “Muslin ban”: con 28 premi vinti e 14 nomination, ha ben presto fatto del nome del regista un nome noto tra gli addetti ai lavori (e non solo).

Ora, eccolo tornare con “Corona”.

“Corona”: la trama

Thriller psicologico, “Corona” è ambientato nella fase iniziale del Covid-19. Una ragazza cinese di nome Traei Tsai si ritrova intrappolata in un ascensore con altre sette persone, e con un atroce sospetto: potrebbe aver contratto il virus, ed essere così un pericolo per gli altri. Insieme a lei, sono rinchiusi in quello spazio angusto un addetto alle riparazioni (l’unico che non si lascia prendere dal panico), un suprematista bianco in sedia a rotelle, una millennial, il proprietario di un palazzo, una donna incinta e un inquilino pieno di debiti.

Non è solo un film sulla pandemia, questo. È soprattutto un film sulla paura e sul pregiudizio. Come raccontato dal regista al The New York Times, è uno studio sulla società, sulle persone e sulle scelte morali. Un film che Keshvari ha girato ispirandosi alla notizia degli attacchi che i turisti cinesi stavano vivendo per via del Coronavirus. «Il Covid-19 è stato soprannominato all'inizio “virus cinese”, ma ora colpisce tutti: non esiste un problema razziale. Ora la razza umana deve unirsi per sconfiggerlo. Il virus non discrimina, perché dovremmo farlo noi?» ha spiegato all’Hollywood Reporter.

Quando è stato girato “Corona” erano gli inizi di febbraio, e la pandemia non era ancora una pandemia. «Pensavamo sarebbe passata in fretta. Nessuno avrebbe potuto immaginare tutto questo» ha dichiarato Mostafa Keshvari. Che ha poi annunciato come il film verrà trasmesso in streaming.

Coronavirus, non solo “Contagion”

Se “Corona” è un film espressamente dedicato al Coronavirus, ci sono altre pellicole che - seppure girate molto prima - sono state riscoperte in tempo di pandemia per le tematiche affrontate. Una su tutti è “Contagion”, storia di una malattia immaginaria che - partita da Hong Kong - fa 26 milioni di vittime nel mondo. 

Ma tanti sono i film che parlano di virus misteriosi, di epidemie e di contagi: “28 giorni dopo” racconta di un virus iniettato a un gruppo di scimpanzé, da cui parte il contagio; in “Io sono leggenda” la popolazione mondiale viene sterminata da una strana epidemia di morbillo. E, poi, ci sono le storie dei sopravvissuti: “The Road”, “Light of My Life”. Film che (paradossalmente) esorcizzano la paura, e il terrore per un virus che - ancora oggi - nessuno può dire di conoscere.

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