Raphael Coleman, chi era l'attore morto improvvisamente a 25 anni

Cinema

Ci sarebbe un collasso dietro la morte di Raphael Coleman, ex attore che aveva lasciato il set per sposare la causa ambientalista

Diventato famoso grazie a “Tata Matilda”, Raphael Coleman è morto per via di un malore improvviso. Scioccando tutti.

Aveva solamente 25 anni, l’ex attore, quando è venuto a mancare all’improvviso lo scorso 6 febbraio. Oggi la famiglia l’ha reso noto, spiegando che il ragazzo - stroncato da un collasso - non era malato.

L’annuncio via Twitter

È morto facendo ciò che amava, lavorando per la causa più nobile di tutti”: così ha scritto sul suo profilo Twitter Liz Jensen, mamma di Raphael Coleman. L’Eric Brow del film “Tata Matilda” aveva infatti abbandonato le scene per dedicarsi alla causa ambientalista.

Dopo aver recitato in “Nanny McPhee - Tata Matilda” e in poche altre pellicole, infatti, Raphael Coleman - nel 2010 - aveva detto addio alla carriera d’attore. L’obiettivo? Dedicarsi alla causa ambientalista. Per questo motivo si era unito al movimento Extinction Rebellion, che si batte per il contrasto ai cambiamenti climatici: con lo pseudonimo di Iggy Fox combatteva le loro battaglie.

Era stato persino arrestato, Coleman, durante una protesta davanti all’ambasciata brasiliana a Londra. Il motivo? Una protesta accesa, per attirare l’attenzione sui cambiamenti climatici e per porre fine all’emergenza dei diritti umani e ambientali. “La sua famiglia non potrebbe essere più orgogliosa di lui. Celebriamo tutto ciò che ha realizzato nella sua breve vita e apprezziamo la sua eredità”, ha dichiarato la madre parlando delle sue lotte.

La carriera di Raphael Coleman

Nel 2005, quando ha soli 10 anni, Raphael Coleman esordisce nel film “Nanny McPhee - Tata Matilda” accanto a Emma ThompsonColin Firth. Nel film, una commedia fantastica ambientata nell’Inghilterra di fine Ottocento, Coleman era Eric Brown, uno dei figli indisciplinati del vedovo Cedric che venivano “raddrizzati” dalla tata Matilda. Per quel ruolo, che gli diede la fama, l’attore vinse uno Young Artist Awards.

Nel 2009 prese invece parte all’horror di Josef Rusnak “It’s Alive”, remake del film “Baby Killer” del 1974, che racconta di un neonato enorme che - alla nascita - uccide tutte le infermiere e tutti i medici in sala operatoria. Seguono il film drammatico “Il quarto tipo” di Olatunde Osunsanmi - che, a mo’ di falso documentario, narra i misteriosi eventi che da decenni si verificano nella cittadina di Nome, in Alaska - e il cortometraggio “Edward's Turmoil”. Nel 2010 vince il Premio come miglior giovane attore al British Independent Film Festival e il Premio alla miglior interpretazione maschile al Brussels Short Film Festival.

Nel 2010, però, Raphael Coleman lascia la sua carriera d’attore per dedicarsi alla causa ambientalista. «Ho il cuore spezzato. Dopo aver lavorato su “Nanny McPhee”, ha dedicato la sua vita alla protezione della fauna selvatica e alla lotta ai cambiamenti climatici. Sono onorata di averlo incrociato e il mio cuore è con la sua famiglia in questo momento buio», ha commentato l’ex collega di set Eliza Bennett.

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