Black Christmas, la trama del film

Cinema
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Remake del film canadese del 1974, “Black Christmas (Un Natale rosso sangue)” regala allo spettatore un crescendo di tensione

Arriva nelle sale cinematografiche il 12 dicembre il film horror “Black Christmas (Un Natale rosso sangue)”.

Remake di “Black Christmas”, firmato nel 1974 da quel Bob Clark che è tra i massimi esponenti del genere B-movie (i film di serie B, a basso costo o di dubbia qualità), il film di Sophia Takal regala al Natale una connotazione decisamente insolita. Ed entra di diritto tra i film horror da vedere durante le feste.

“Black Christmas”: la trama

“Black Christmas (Un Natale rosso sangue)” racconta le vicende di un gruppo di studentesse dell'Hawthorne College, appartenenti alla confraternita delle MKE. Le loro vite vengono sconvolte da un omicidio, quello di Helena, assassinata mentre torna dai festeggiamenti per l’ultimo giorno del semestre e per le imminenti vacanze di Natale.

Le amiche, non vedendola rientrare, avvisano le forze dell’ordine. E denunciano anche le continue aggressioni da parte di una misteriosa figura mascherata che sembra volerle uccidere. Intenzionate a non farsi spaventare, le ragazze cominciano ad indagare e scoprono che il college, riservato ai maschi sino al 1969, nasconde un orribile segreto. E che qualcuno, ora, intende uccidere le ragazze per mantenere l’ordine e per difendere una setta sanguinaria.

“Black Christmas”: il film originale

Considerato un capolavoro del genere horror, “Black Christmas” è un film canadese del 1974, nel cui cast troviamo Margot Kidder, la Lois Lane dei primi film dedicati a Superman, Olivia Hussey, Keir Dullea (il Bowman di “2001 Odissea nello spazio”) e John Saxon.

A dispetto di quel che si pensa, e della sua fama di film crudo ed efferato, in “Black Christmas” la maggior parte degli omicidi non si vede: la tensione è invece creata dalle continue apparizioni del misterioso assassino, che terrorizza le ragazze rimaste al college per le vacanze di Natale. Tanto più che, dietro la trama, vi sono degli omicidi realmente accaduti in Canada.

Nel 2006 il film fu oggetto di un primo remake con Michelle Trachtenberg e Mary Elizabeth Winstead, che non ebbe però successo. Ora ecco un nuovo rifacimento, firmato da una regista donna e con attori famosi come Imogen Poots (“Piccole Donne”) e Cary Elwes, il sindaco Kline di “Stranger Things”.

In realtà, a proposito dell’originale, la regista ha dichiarato ad Entertainment Weekly: «la trama è estremamente diversa. È più ispirato dalle sensazioni che ho provato mentre guardavo il film, questa idea di misoginia che è sempre stata là fuori e non è stata mai del tutto sradicata. Quello era il punto di partenza che mi ha portato a questa nuova trama». Ed è infatti un horror (quasi) tutto al femminile, questo. Un horror femminista, che riflette il momento storico attuale. E che - a detta della Takal - intende rispondere ad una domanda: come ci si sente ad essere donna nel 2019?

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