“Sono solo fantasmi”, la trama del film

Cinema

Il nuovo film di Christian De Sica mixa commedia e horror in una trama avvincente (e divertente). E i fan dell’attore sono già in fermento

Arriva nelle sale il 14 novembre “Sono solo fantasmi”, il nuovo film di Christian De Sica. Non un cinepanettone questa volta, dunque, ma una commedia che narra le vicende di tre fratelli che si improvvisano acchiappafantasmi.

Nel cast, oltre allo stesso De Sica, anche Carlo Buccirosso, Gian Marco Tognazzi e Leo Gullotta.

“Sono solo fantasmi”: la trama

Thomas (Christian De Sica) e Carlo (Carlo Buccirosso) sono due fratellastri: il primo è un mago fallito, il secondo un partenopeo continuamente oppresso dalla moglie e dal suocero originari del nord Italia. Quando il padre muore, i due si ritrovano a Napoli e - qui - scoprono che il genitore, amante delle donne e del gioco, ha un terzo figlio: Ugo (Gian Marco Tognazzi), una sorta di genio incompreso

Insieme, i tre vengono informati dei debiti lasciati dal padre e così, dopo la delusione di una non esistente eredità, decidono di sfruttare le superstizioni dei napoletani per fare un po’ di soldi, spacciandosi per degli acchiappafantasmi. Le cose, però, non vanno come sperato: presto Carlo viene posseduto dallo spirito del papà Vittorio, e i fratelli capiscono che i fantasmi esistono davvero. Con i loro gesti, gli spettri si risvegliano sino a riportare “in vita” una strega decisa ad annientare Napoli. Toccherà dunque ai tre salvare la città.

“Sono solo fantasmi”: l’idea

Non era questo, in origine, il film che Christian De Sica avrebbe voluto fare. Inizialmente l’attore e regista aveva scelto la commedia horror “Oscar insanguinato” del 1973, senza però riuscire a risalire ai proprietari dei diritti.

Dopo aver rinunciato a questa sua prima idea, De Sica ha così deciso di tenere il tema risate - paura - fantasmi scrivendo lui stesso la sceneggiatura insieme ad Andrea Bassi e a Luigi di Capua. La regia, invece, l’ha condivisa col figlio Brando.

«A differenza dei film che ultimamente si fanno nel capoluogo campano, che hanno a che fare con la camorra e rappresentano una città buia e nera, “Sono solo fantasmi” rispecchia la Napoli luminosa», ha dichiarato l’attore. Una Napoli come quella di Vittorio, insomma. Ed è per questo che molte delle citazioni di “Sono solo fantasmi” rimandano proprio ai film dell’indimenticato Vittorio.

«Metto sempre nei miei film qualcosa che lo richiami, che lo ricordi. Anche nelle mie interpretazioni: perché lui era stato un grande regista ma anche un maestro di recitazione, uno che dava grandi indicazioni ai suoi attori. Come Luchino Visconti, anche se molti non lo sanno», ha raccontato De Sica nel corso della conferenza stampa di presentazione del film.

È un film diverso da quelli a cui Christian De Sica ci ha abituati. Ha elementi horror, è meno farsesco. È un omaggio al padre e alla città, nell’attesa che l’attore realizzi il suo vero sogno: un film sull’amore tra il papà e la mamma, “La porta del cielo”. «Penso sia la cosa più bella che ho scritto in vita mia», ha confessato.

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