Fred Bongusto: canzoni da film: da “Balliamo a “Una rotonda sul mare"

Cinema

Paolo Nizza

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Scomparso all’età di 84 anni, Fred Bongusto, oltre ad aver arrangiato numerose colonne sonore, spesso è stato protagonista con le sue canzoni di sequenze cinematografiche memorabili: da Fracchia la Belva Umana a Sapore di Mare, da Vaghe Stelle dell’Orsa a Matrimonio all’Italiana

Fred Bongusto, tra cinema e musica

Esterno Giorno: Il commissario Auricchio (un irresistibile ed esilarante Lino Bandi) cerca di mettersi in contatto con la Centrale di polizia. Ma dall’altro capo della cornetta non risponde un collega, ma la voce suadente di Fred Bongusto che canta “Ballliamo, e tanto tempo che non lo facciamo”. Ovviamente quando Auricchio passa il telefono all’appuntato De Simone (il mitico caratterista sardo Sandro Ghiani) tutto si aggiusta e al posto di Balliamo! C'è la musica che piace pure a te; ascoltiamo un perentorio: Pronto Qui centrale, Chi sta Chiamando?:” Si tratta di una delle sequenze Cult di Fracchia La belva Umana, pietra miliare della commedia italiana interpretata da un mostruoso Paolo Villaggio. Sì perché Fred Bongusto, oltre ad aver firmato l’arrangiamento di moltissime colonne sonore (da Il Tigre a Venga a prendere il caffo da noi, da Malizia a Superfantozzi sino a Kamikazen L’ultima notte a Milano, spesso con le sue canzoni si è ritrovato protagonista di sequenze memorabili. Basti pensare a Vaghe stelle dell’Orsa. Nel capolavoro diretto da Luchino Visconti, infatti, a un certo punto la radio di un bar diffonde le note di Una rotonda sul mare. Uno straordinario esempio di sequenza diegetica. Ma una rotonda sul mare accompagna pure Christian De Sica e Jerry Calà durante gli spensierati giorni d’estate raccontati da Carlo Vanzina in Sapore di Mare. D’altronde Bongusto di quel periodo dorato e frizzante e è stato uno dei massimi cantori: La voce di Fred ha sedotto anche il maestro spagnolo Pedro Almodovar. In La legge del desiderio ad accompagnare le passioni e i turbamenti erotici di Carmen Maura e Antonio Banderas sono le parole di Guarda che Luna, la canzone di Fred Buscaglione, nella versione cantata da Bongusto. Peraltro il grande Crooner di Campobasso fece un’incursione anche nel genere western. In Adios Gringo, uno dei classici del genere Spaghetti Western firmata da Giorgio Stegani, Fred introduce le gesta dei pistoleri vocalizzando in lingua inglese

Bongusto, Un uomo in più

Com "O 'Cielo Ce Manna Sti 'Ccose, invece, attraverso il dialetto napoletano, sancisce la travagliata storia d’amore tra Marcello Mastroianni e Sophia Loren in Matrimonio all’italiana, trasposizione cinematografica della commedia Teatrale Filomena Marturano, firmata da Vittorio De Sica E cosi tra La Cicala di Lattuada, immortalata da queste parole: “Sono imbranatissimo... così...Altri due chilometri... non qui Ma tu sei nata libera Prigioniera soltanto del sole Che ti fa caldissima Per rubarti l'anima... così.... e la mitica Vivienne di Venga a prendere il caffé da noi che accompagna l’’immenso Ugo Tognazzi verso il suo triste destino, Fred Bongusto ha raccontato con gusto e stile un pezzo di Storia d’Italia sospesa fra commedia e tragedia. Non a caso in L’uomo in più il film d’esordio di Paolo Sorrentino, il cantante Tony Pisapia (interpretato da Toni Servilo) è una sorta di mix tra Bongusto e Franco Califano. E ci viene quindi spontaneo canticchiar: "Non la sento più la radio che sentivi sempre insieme a me la casa non è più casa mia la notte... mille luci che non fanno luce ad uno, uno come me sui marciapiedi il fuoco brucia e vedi 'ste anime che girano in paillettes silenzio nient'altro che nient'altro che la notte... "

 

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