Ancora un giorno: trama, trailer, cast del film

Cinema

Tratto dall'omonimo libro di Ryszard Kapuscinski, "Ancora un giorno" racconta le vicende del giornalista durante la guerra civile in Angola

Premiata all'European Film Award come migliore pellicola animata del 2018, “Ancora un giorno” racconta il reportage che il giornalista Ryszard Kapuscinski ha dedicato alla guerra civile in Angola (1975-2002). Tratto dall’omonimo romanzo del 1976 è un film che oscilla tra documentario e animazione e l’edizione italiana, in uscita il 24 aprile, è arricchita dal brano originale “Ancora un giorno”, scritto per l’occasione da The Bluebeaters e Willie Peyote.

Ancora un giorno, la scelta dei registi

La scelta stilistica dei registi e sceneggiatori Raúl de la Fuente e Damian Nenow è chiara. “Ancora un giorno” alterna animazione a immagini reali di repertorio e realizzate ad hoc. In questo modo si è cercato di astrarre il racconto dal contesto specifico così da mettere in risalto il valore del giornalismo e il senso della guerra. Inoltre, dando prevalenza all’animazione, si sono evitate riprese con attori reali intenti ad interpretare scene di morte e distruzione che non avrebbe dato gli effetti sperati. Il reportage di Ryszard Kapuscinski ha testimoniato la guerra civile in Angola. All’epoca il giornalista era corrispondente estero dell'agenzia di stampa polacca Pap e si è ritrovato a documentare la guerra tra le superpotenze della guerra fredda. Da una parte ci sono i sostenitori dell'MPLA, il movimento di liberazione marxista-leninista, dall’altra quelli dell'UNITA, sostenuti dagli Stati Uniti. I due registi hanno così scelto di partire da questa fonte e rintracciare tutti i protagonisti ancora vivi della vicenda. In questo modo hanno potuto aggiungere le loro parole a quelle che Kapuscinski scrisse sul suo libro. Un lavoro minuzioso e approfondito che rende l’opera davvero unica nel suo genere. Un altro elemento stilistico particolare è il ricorso a immagini e disegni di momenti onirici e allucinati così da rappresentare l’impatto psicologico che gli eventi di una guerra civile possono avere nelle persone. 

Ancora un giorno, la trama

Il viaggio inizia nella capitale dell’Angola, Luanda, nel 1975. Il paese si trova nel bel mezzo dello sforzo per la decolonizzazione intrapreso subito dopo il successo della Rivoluzione dei Garofani. I cittadini portoghesi si affrettano a lasciare la città, i negozi abbassano le saracinesche, le forze dell’ordine spariscono progressivamente dalle strade. Kapuściński riporta aggiornamenti quotidiani all’agenzia stampa polacca: «Confusao è la parola chiave, la sintesi esaustiva che comprende tutto. Questa parola ha un significato ben preciso in Angola, ma è praticamente intraducibile. In parole semplici, confusao significa coas, disordine, anarchia. Confusao è una situazione creata dalle persone, ma sulla quale esse hanno perso ogni forma di controllo e ne sono diventate a loro volta vittime». Durante il suo peregrinare, il protagonista entra in possesso di una notizia che può cambiare le sorti della guerra fredda e provocare la morte di migliaia di persone. Inoltre convincerà i suoi superiori a lasciargli tentare di raggiungere il fronte meridionale, dove il generale Farrusco, con un manipolo di pochi uomini, sta portando avanti una resistenza che ha dell'incredibile. “Ancora un giorno” è stato girato grazie anche ad un set composto da attori veri i cui gesti e movimenti sono stati poi trasposti in versione animata. Una produzione animata insolita con recitazione dal vivo, montaggio e operatori. Hanno partecipato alla pellicola anche gli attori Mirek Haniszewski, Olga Bołądź e Tomek Ziętek.

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