Dickens. L'uomo che inventò il Natale arriva su Sky Cinema

Cinema
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Appuntamento, in prima tv, venerdì 21 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno - A 31 anni, Charles Dickens scrisse 'Canto di Natale', uno dei più grandi bestseller di tutti i tempi. Al cinema la sua storia, interpretata da Dan Stevens e Christopher Plummer.

Se in occidente da circa 200 anni festeggiamo il Natale in un determinato modo, ovvero con i regali, con le promesse di fare i bravi e di guardare al mondo con un occhio più umano e generoso, soprattutto nei confronti di chi ha meno di noi, il merito di tutto questo va dato allo scrittore Charles Dickens che, grazie al suo più grande romanzo di successo “Canto di Natale” inventò “letteralmente” il Natale come lo intendiamo oggi.

Proprio di questa invenzione racconta il film Dickens – L’uomo che inventò il Natale” diretto dal regista anglo indiano Bharat Nalluri, in onda su Sky Cinema Uno, Venerdì 21 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno. 

Tratto dal libro omonimo di Les Standiford e interpretato da grandi attori quali Dan Stevens ('Downtown Abbey'), l'Oscar Christopher Plummer, Jonathan Pryce nel ruolo del padre dello scrittore inglese, il film racconta il dietro le quinte del più celebre libro/fiaba sul Natale.

Ha raccontato lo stesso regista:

"Ho letto il libro di Dickens 'Il canto di Natale', tra i maggiori bestseller di tutti i tempi, quando avevo 11 anni, in una famiglia, la mia, che non ha mai festeggiato il Natale, e ne sono stato toccato per sempre. Per me questo film e' un po' un modo per omaggiare quell'uomo, che a 31 anni, e in un momento suo non facile, scrisse uno dei libri fondanti della nostra cultura contemporanea".

Per il produttore Mazur il libro, e il film, offrono una nuova prospettiva su 'Canto di Natale'. "Quando lo scrisse, Dickens era una rockstar della narrativa aveva gia' scritto romanzi quali Olivier Twist, David Copperfield, Il Circolo Pickwick, ed aveva conosciuto il successo, quello che regala tanti soldi e la gloria, ma che dà anche alla testa. Proprio come succede alle rockstar che poi cominciano ad avere paura di non essere più all'altezza, di non riuscire più a mantenere quel tenore di vita. Anche Dickens a quell'epoca aveva bisogno di soldi per la famiglia, nell'incubo, per altro, di tornare povero".

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