Al via a Bologna il Biografilm Festival

Cinema
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Torna a Bologna dal 1° al 24 giugno il Biografilm Festival - International Celebration of Lives, il festival dedicato al cinema documentario e biografico contemporaneo. Anche quest'anno Sky Cinema sarà Main Partner Media, (assieme a Sky Arte) della kermesse bolognese. Tra le tante anteprime presentate il documentario HBO Jane Fonda in Five Acts (prima tv esclusiva in Italia su Sky Cinema il prossimo autunno)

“La contaminazione fra fiction e documentario, al di là dei confini e dei canoni tradizionali”. Secondo il direttore Andrea Romeo, può essere sintetizzato in questo modo il tema centrale della nuova edizione, la 14°, del Biografilm Festival, International Celebration of Lives, che si svolgerà a Bologna dal  1° al 24 giugno.

Tra le anteprime dei ritratti d'artista, troviamo: Jane Fonda in Five Acts, documentario HBO di Susan Lacy (già al Sundance e a Cannes, e in autunno su Sky Cinema); The Eyes of Orson Welles di Mark Cousin, (già a Cannes), con disegni e dipinti inediti prodotti da Welles; The Greenaway Alphabet, dialogo fra regista e figlia, diretto dalla moglie Saskia Boddeke;

McQueen di Ian Bonhote sulla figura dello stilista Alexander; Renzo Piano The Architect of Light di Carlos Saura in anteprima mondiale; Igort Manga Do. Igort e la via del Manga, sul noto fumettista; Dreaming Murakami di Nitesh Anjaan e, infine, Jean Claude-Izzo - Noir Mediterraneo di Paolo Borraccetti, che racconta uno dei maestri del noir.

Nel Concorso internazionale dieci anteprime e poi la novità di Biografilm Series, finestra sulle serie televisive con tanto di sezione competitiva. Da segnalare sul fronte della politica: On her Shoulders di Alexandria Bombach, sulla strage dei fedeli yazidi da parte dell'ISIS; The Oslo Diaries di Mor Loushy e Daniel Sivan, sui negoziati anni '90 fra israeliani e palestinesi; Our New President di Maxim Pozdorovkin sulla propaganda russa durante le elezioni americane 2016 e Libre di Michel Toesca sul coraggioso contadino Cedric Herrou, che accoglie i migranti nel suo giardino al confine fra Italia e Francia.

Imperdibili: Leto/Summer di Kirill Serebrennikov, già in concorso all'ultimo Cannes sulla scena rock a Leningrado inizi anni Novanta; Diamantino di Daniel Schmidt e Gabriel Abrantes, vincitore della Semaine de la critique a Cannes e Le Brio di Yvan Attal, commedia sofisticata e politica sull'importanza delle parole e sul razzismo latente in ognuno di noi.

Tra gli italiani: Nel nome di Antea - L'arte italiana al tempo della guerra di Massimo Martella ovvero le storie di uomini e donne che salvarono migliaia di capolavori d'arte nel nostro paese dalle bombe e da Hitler.

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