La principessa e l’aquila, la favola mongola in prima tv su Sky Cinema Family

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Appuntamento, in prima tv, domenica 29 aprile alle 21.00 su Sky Cinema Family – Un’emozionante storia di conquista al femminile si delinea attraverso il ritratto di una giovanissima cacciatrice sullo sfondo dei paesaggi sconfinati della Mongolia. La vera storia di Aisholpan, tredicenne nomade che ha il sogno di diventare la prima donna a praticare l’antica tecnica della caccia con l’aquila. La voce narrante della versione italiana è di Lodovica Comello. Presentato al Biografilm Festival 2017

Presentato al festival di Sundance, è poi sbarcato nei cinema, arriva per la prima volta in tv, La principessa e l’aquila (The Eagle Huntress), documentario dell’esordiente Otto Bell su una giovane mongola e il suo sogno di praticare la caccia con l’aquila sfidando la tradizione.

La pellicola, infatti, racconta la straordinaria storia vera di Aisholpan, una ragazzina di tredici anni che lotta per diventare la prima addestratrice di aquile, in un contesto culturale in cui l’addestramento delle aquile è un'arte millenaria tradizionalmente riservata ai soli maschi. Aisholpan è la protagonista di un epico viaggio verso la vittoria in una terra lontana.

Questa giovane ragazza nomade sogna di poter partecipare e vincere l’annuale competizione che si tiene al Festival dell’Aquila Reale e di riuscire a cacciare anche durante il rigido inverno della Mongolia, per dimostrare che “le ragazze possono fare le stesse cose che fanno i ragazzi, se sono determinate”. Aisholpan convince il padre Agalai, professionista della caccia con l’aquila, ad allenarla e a insegnarle questa antica arte tramandata tradizionalmente di generazione in generazione di padre in figlio.
La storia è ambientata nel suggestivo paesaggio dei monti Altai, situati nel Nord della Mongolia: la località più remota all’interno dello stato meno popolato del pianeta Terra. Questo piccolo mondo misterioso ricco di tradizioni millenarie, rischia però di soccombere all’arretratezza e all’ignoranza a causa dello stato di isolamento in cui si trova da sempre. Per un lunghissimo tempo le donne sono state considerate dai capifamiglia kazaki troppo deboli e fragili per potersi dedicare alla caccia con l’aquila. Ma Aisholpan è determinata a dimostrare che si sbagliano e a cambiare la storia.

La principessa e l’aquila, grazie a incredibili riprese ad alta quota e momenti di introspezione più intima che raccontano il viaggio personale intrapreso da Aisholpan, narra temi   universali come l’affermazione e la valorizzazione della donna, le meraviglie del mondo naturale e il percorso di formazione e crescita di una giovane donna.

Un’ultima curiosità: la voce narrante del film è affidata nella versione italiana a Lodovica Comello, andando così a svolgere il ruolo che nella versione originale è stato dato a Daisy Ridley (Star Wars - Il risveglio della Forza).

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