Festival di Berlino, Fuocoammare vince l'Orso d'oro

Cinema
Un'immagine da Fuocoammare di Gianfranco Rosi, Orso d'oro al Festival di Berlino
FUOCOAMMARE

La 66ᵃ edizione del Festival di Berlino si chiude con l'Orso d'oro a Gianfranco Rosi per il documentario Fuocoammare. Tra gli altri premi gli Orsi d'argento a Trine Dyrholm come Miglior attrice e Majd Mastoura come Miglior attore.

La 66ᵃ edizione  del Festival di Berlino si conclude con la vittoria di Fuocoammare di Gianfranco Rosi: il documentario sul fenomeno dei migranti nel Mediterraneo si è aggiudicato il premio più ambito, l'Orso d'oro al miglior film. Già da giorni si vociferava di un possibile successo italiano e durante la cerimonia di premiazione è arrivata la conferma. Del resto, l'opera di Rosi era stata tra le più applaudite alla Berlinale.

Per girare Fuocoammare Gianfranco Rosi ha trascorso un anno e mezzo nell'isola di Lampedusa, l'avamposto europeo nel Mediterraneo, dove ha documentato tanto le vite degli abitanti del posto, quanto le vicissitudini dei migranti che affrontano la traversata pur di fuggire da situazione disperate.

Tra gli altri premi assegnati al Festival di Berlino dalla giuria presieduta da Meryl Streep e di cui faceva parte anche la "nostra" Alba Rohrwacher spiccano gli Orsi d'argento come miglior attrice e migliore attore a Tryne Dyrholm per Kollektivet e Majd Mastoura per Inhebbek Hedi. Il Gran Premio della Giuria va a Smrt u Sarajevu / Mort à Sarajevo di Danis Tanović.

Mia Hansen-Løve si aggiudica il premio per la Miglior regia grazie al suo L' avenirHele Sa Hiwagang Hapis di Lav Diaz vince l'Alfred Bauer Prize, Tomasz Wasilewski è stato insignito del premio per la miglior sceneggiatura con Zjednoczone stany miłości e Mark Lee Ping-Bing ha ricevuto l'Orso d'argento per il contributo artistico grazie alla sua direzione della fotografia in Chang Jiang Tu.

 

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