Il racconto dei racconti: La Recensione

Cinema
Un immagine Tratta da Il Racconto dei Racconti di Matteo Garrone
foto-il-racconto-dei-racconti-3 di Matteo Garrone

In concorso al Festiva di Cannes, arriva nelle sale giovedì 14 maggio, il fantasy co-scritto, co-prodotto e diretto da Matteo Garrone. Tratto dalle fiabe di Giambattista Basile, un viaggio fantastico con Salma Hayek e Vincent Cassel

Di Gabriele Acerbo

 

All’inizio ti seduce, ha un ritmo lento e a tratti la noia è dietro l’angolo. Ma poi ti incanta di nuovo, ti rapisce e ti brutalizza. Insomma, sensuale e orrifico, senza essere disturbante, assurdo e tragicomico, Il racconto dei racconti, la stupefacente fiaba adulta di Matteo Garrone ambisce seriamente alla Palma d’oro di Cannes. Orchi innamorati, principesse assassine, giganti dai poteri oscuri, draghi subacquei e pipistrelli giganti, sono questi gli ingredienti della pozione magica di Garrone. E inoltre: richiami espliciti al cinema visionario di Mario Bava, quello in costume di Federico Fellini o quello invaso da strane creature come ne Il labirinto del fauno di Guillermo Del Toro (attenzione, a Cannes è in giuria!).  

Garrone ha preso tre storie fra le cinquanta favole in lingua napoletana che compongono il misconosciuto Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile: tre fiabe,  tre sovrani. La regina (Salma Hayek) che pur di restare incinta manda a morire il marito (John C. Reilly) e, per concepire un figlio, non si fa problemi a divorare il cuore di un drago. Un re viziato e vizioso (un sublime Vincent Cassel) che, di conquista in conquista, si innamora di una vecchia che un incantesimo ha trasformato in una splendida fanciulla( Stacy Martin, scopertada Lars Von Trier in Nymphomaniac). Un regnante sciocco (Toby Jones) che, anziché preoccuparsi della figlia in età da marito, alleva una pulce a suon di sangue e bistecche fino a farla diventare una bestia gigantesca.

Racconta un mondo misterioso e lontanissimo Garrone, ma in realtà pare illustrare, sotto forma di favola e metafora, la realtà di oggi: l'infantilismo dei padri, il cieco egoismo delle madri, la corsa imbecille verso la promozione sociale, l'imbecillità di chi detiene il potere per abusarne anziché per servire il proprio popolo. Per esempio che cos’ è la ricerca forsennata della bellezza a ogni costo di una delle protagoniste del racconto ‘Le due vecchie’ se non la moderna ossessione per la chirurgia estetica e la liposuzione? Nel film la donna si fa spellare viva convinta di ritrovare così la bellezza perduta ma gli effetti sul suo corpo non saranno dissimili da quelli raccapriccianti sui visi sfigurati dal botox di tante signore di mezza età.

Nonostante il cast di lusso, le spettacolari ambientazioni ( tutte rigorosamente made in Italy) e la confezione curatissima, i tantissimi effetti speciali e un riferimento costante al cinema horror probabilmente fanno de Il racconto dei racconti un film non per tutti, ma dall'irresistibile richiamo per gli appassionati del cinema di genere.

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