Almodovar tra sesso, alcool e "amanti passeggeri"
Cinema
Ultima fatica del regista spagnolo, che dirige un film ambientato su un aereo in volo da Madrid a Città del Messico. A gestire il panico causato da un guasto tecnico un variopinto e atipico equipaggio. Appuntamento il 22 maggio alle 21.10 su Sky Cinema 1
Nel suo diciannovesimo lungometraggio il regista spagnolo
Pedro Almodovar torna sulla movida per far ridere con una commedia a equivoci arricchita da una metafora sul futuro, sull'aereo più folle del mondo.
E tutto si svolge lì, dentro il velivolo, tra la cabina di pilotaggio, dove si muovono gli assistenti di volo, e una business class con pochi passeggeri.
A causa di un guasto al carrello, l’aereo 2549 della compagnia Peninsula non può proseguire il suo volo verso il Messico. I piloti Alex (Antonio de la Torre) e Benito (Hugo Silva) decidono di girare sopra il cielo di Toledo in attesa di una pista di atterraggio libera. Nell’aereo i viaggiatori della classe turistica sono stati narcotizzati e con loro tutte le hostess. Gli unici a sospettare della possibile caduta del velivolo sono i bizzarri viaggiatori della classe business e gli stravaganti stewards.
Per mantenere la calma vengono serviti Agua de Valencia, bevanda tipicamente anni ottanta e drink di droga e alcool che mandano su di giri i viaggiatori che si daranno alla pazza gioia con performance sessuali, promiscuità, racconti privati e quant’altro, gesti di certo poco consoni alla situazione drammatica.
Quello che si realizza in quello spazio in mezzo alle nuvole assume i contorni di una sorta di catarsi collettiva, in cui le persone si rivelano agli altri, ma anche a se stessi.
Da applausi la scena in cui i tre steward ballano con i massimi gesti gay e cantano I am so excited delle Pointer Sisters.
Tra i passeggeri c'è Bruna, medium ancora vergine a causa dei suoi poteri, che ha previsto che il viaggio cambierà la vita di tutti a partire da lei stessa; il signor Mas, presidente di una banca in fuga da affari poco puliti, la cui figlia è scappata di casa; Norma, titolare di un'agenzia di escort, lei stessa amante di tutti i potenti di Spagna. Ci sono poi una coppia di sposi tossicodipendenti in viaggio di nozze, Ricardo, un attore dalla vita sentimentale disastrosa, e il misterioso signor Infante, sedicente consulente di sicurezza ed in realtà sicario poco convinto del suo lavoro.
Tra balletti, alcool e droga ciascuno dei passeggeri avrà modo di prendere in esame la sua stessa vita, e quando sul finale riusciranno finalmente ad atterrare sani e salvi, le loro vite non saranno più le stesse.
Il regista, con questo film, ha voluto rappresentare la Spagna e l’attuale periodo storico che sta vivendo, un momento di grande crisi mondiale che sta penalizzando di più alcuni paesi rispetto ad altri. L’idea dell’aereo che gira in attesa di una pista sulla quale approdare è una metafora quando mai approppriata per evidenziare l’indolenza di coloro che sono ai vertici nel voler trovare una soluzione, almeno provvisoria, procrastinando la svolta storica.
Nel cast della pellicola di Almodovar spiccano le interpretazioni di Javier Càmara, Cecilia Roth e Hugo Silva. Confinati a ruoli secondari, ma egualmente da segnalare, Penélope Cruz, musa del regista spagnolo, e Antonio Banderas.
E tutto si svolge lì, dentro il velivolo, tra la cabina di pilotaggio, dove si muovono gli assistenti di volo, e una business class con pochi passeggeri.
A causa di un guasto al carrello, l’aereo 2549 della compagnia Peninsula non può proseguire il suo volo verso il Messico. I piloti Alex (Antonio de la Torre) e Benito (Hugo Silva) decidono di girare sopra il cielo di Toledo in attesa di una pista di atterraggio libera. Nell’aereo i viaggiatori della classe turistica sono stati narcotizzati e con loro tutte le hostess. Gli unici a sospettare della possibile caduta del velivolo sono i bizzarri viaggiatori della classe business e gli stravaganti stewards.
Per mantenere la calma vengono serviti Agua de Valencia, bevanda tipicamente anni ottanta e drink di droga e alcool che mandano su di giri i viaggiatori che si daranno alla pazza gioia con performance sessuali, promiscuità, racconti privati e quant’altro, gesti di certo poco consoni alla situazione drammatica.
Quello che si realizza in quello spazio in mezzo alle nuvole assume i contorni di una sorta di catarsi collettiva, in cui le persone si rivelano agli altri, ma anche a se stessi.
Da applausi la scena in cui i tre steward ballano con i massimi gesti gay e cantano I am so excited delle Pointer Sisters.
Tra i passeggeri c'è Bruna, medium ancora vergine a causa dei suoi poteri, che ha previsto che il viaggio cambierà la vita di tutti a partire da lei stessa; il signor Mas, presidente di una banca in fuga da affari poco puliti, la cui figlia è scappata di casa; Norma, titolare di un'agenzia di escort, lei stessa amante di tutti i potenti di Spagna. Ci sono poi una coppia di sposi tossicodipendenti in viaggio di nozze, Ricardo, un attore dalla vita sentimentale disastrosa, e il misterioso signor Infante, sedicente consulente di sicurezza ed in realtà sicario poco convinto del suo lavoro.
Tra balletti, alcool e droga ciascuno dei passeggeri avrà modo di prendere in esame la sua stessa vita, e quando sul finale riusciranno finalmente ad atterrare sani e salvi, le loro vite non saranno più le stesse.
Il regista, con questo film, ha voluto rappresentare la Spagna e l’attuale periodo storico che sta vivendo, un momento di grande crisi mondiale che sta penalizzando di più alcuni paesi rispetto ad altri. L’idea dell’aereo che gira in attesa di una pista sulla quale approdare è una metafora quando mai approppriata per evidenziare l’indolenza di coloro che sono ai vertici nel voler trovare una soluzione, almeno provvisoria, procrastinando la svolta storica.
Nel cast della pellicola di Almodovar spiccano le interpretazioni di Javier Càmara, Cecilia Roth e Hugo Silva. Confinati a ruoli secondari, ma egualmente da segnalare, Penélope Cruz, musa del regista spagnolo, e Antonio Banderas.