No - I giorni dell'arcobaleno: il diniego che salvò il Cile
Cinema
Pablo Larraìn ricostruisce con mirabile perizia i 27 giorni di campagna referendaria che portarono alla fine della dittatura di Pinochet. Il film andrà in onda in prima tv il 21 maggio alle 21.00 su Sky Cinema Cult
No - I giorni dell'arcobaleno è un film del 2012 diretto da Pablo Larraìn, presentato alla 65.ma edizione del Festival di Cannes, nomination come Miglior Film Straniero agli Oscar 2013.
Sky Cinema Cult ve lo offre in prima tv il 21 maggio alle 21.00, ma facciamo un passo indietro e scopriamo di cosa tratta.
Quindici anni dopo il colpo di Stato che aveva abbattuto Allende nel settembre '73, Augusto Pinochet è costretto dalla pressione internazionale a cercare una legittimazione al suo "miracolo cileno" che tiene il 40% della popolazione sotto la soglia della povertà. Decide, pertanto, di indire un referendum su se stesso il 5 ottobre 1988, animato dalla convinzione di vincerlo avvalendosi del consenso di quegli strati della popolazione che dal suo governo sono stati favoriti. Il fronte composito delle opposizioni è chiamato a rispondere a un dilemma. Opportunità da sfruttare o trappola, frode, imbroglio da rifiutare?
Pablo Larraìn, il regista 37enne che aveva già firmato la regia di due film molto personali e potenti, intitolati Post Mortem e Tony Manero, si lascia ispirare dall'opera di Antonio Skarmeta ( I giorni dell'arcobaleno), creando per il suo film la figura di René Saavedra e affidandola all'attore messicano Gael Garcia Bernal.
René, estroso pubblicitario, figlio dell'intellighentia di sinistra, con poche risorse e uno stuolo di seguaci, mette in piedi una campagna al grido di Chile l'alegria ya viene, per vincere le elezioni e liberare il paese dall'oppressione. E la storia gli darà ragione.
Una storia appassionante, diretta magistralmente dal regista cileno, che "sente" le vicissitudini del suo Paese in modo particolare, forte, dirompente.
Appuntamento il 21 maggio in prima tv alle 21.00 su Sky Cinema Cult!
Sky Cinema Cult ve lo offre in prima tv il 21 maggio alle 21.00, ma facciamo un passo indietro e scopriamo di cosa tratta.
Quindici anni dopo il colpo di Stato che aveva abbattuto Allende nel settembre '73, Augusto Pinochet è costretto dalla pressione internazionale a cercare una legittimazione al suo "miracolo cileno" che tiene il 40% della popolazione sotto la soglia della povertà. Decide, pertanto, di indire un referendum su se stesso il 5 ottobre 1988, animato dalla convinzione di vincerlo avvalendosi del consenso di quegli strati della popolazione che dal suo governo sono stati favoriti. Il fronte composito delle opposizioni è chiamato a rispondere a un dilemma. Opportunità da sfruttare o trappola, frode, imbroglio da rifiutare?
Pablo Larraìn, il regista 37enne che aveva già firmato la regia di due film molto personali e potenti, intitolati Post Mortem e Tony Manero, si lascia ispirare dall'opera di Antonio Skarmeta ( I giorni dell'arcobaleno), creando per il suo film la figura di René Saavedra e affidandola all'attore messicano Gael Garcia Bernal.
René, estroso pubblicitario, figlio dell'intellighentia di sinistra, con poche risorse e uno stuolo di seguaci, mette in piedi una campagna al grido di Chile l'alegria ya viene, per vincere le elezioni e liberare il paese dall'oppressione. E la storia gli darà ragione.
Una storia appassionante, diretta magistralmente dal regista cileno, che "sente" le vicissitudini del suo Paese in modo particolare, forte, dirompente.
Appuntamento il 21 maggio in prima tv alle 21.00 su Sky Cinema Cult!