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Medea, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano. Dal 23 al 25 maggio

Spettacolo

In occasione dei 50 anni del Teatro Franco Parenti e dei suoi personali 40 di carriera, il fondatore e direttore del Teatro Patologico Dario D’Ambrosi porta in scena una particolarissima versione della “Medea” di Euripide, da lui adattato e diretto, ed interpretato dagli attori diversamente abili del Corso Universitario “Teatro Integrato dell’Emozione” Primo al Mondo realizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata ad essere rivolto a persone con disabilità fisica e psichica

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Il fondatore e direttore del Teatro Patologico Dario D’Ambrosi, in occasione dei 50 anni del Teatro Franco Parenti di Milano e dei suoi personali 40 di carriera, porta in scena una particolarissima versione della “Medea” di Euripide, da lui adattato e diretto, ed interpretato dagli attori diversamente abili del Corso Universitario “Teatro Integrato dell’Emozione” Primo al Mondo realizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata ad essere rivolto a persone con disabilità fisica e psichica. L'appuntamento è il 23, 24 e 25 maggio.

Lo spettacolo 

Lo spettacolo vede in scena ragazzi con disabilità fisica e psichica e attori professionisti, tra cui Almerica Schiavo nel ruolo di Medea, lo stesso Dario D’Ambrosi nel ruolo di Creonte e Paolo Vaselli nel ruolo di Giasone. L’adattamento possiede come elemento centrale il rapporto tra corpo e linguaggio: un corpo che si fa lingua e comunicazione, grazie all’importantissimo ruolo che ricoprirà la musica dal vivo di Francesco Santalucia e Papaceccio. Il linguaggio assume sostanza soprattutto attraverso l’uso del greco antico. Lo spettacolo prevede infatti sia l’uso dell’italiano che del greco antico (risultato di un attento lavoro di studio e consulenze filologiche). Ciò che ha delineato i diversi momenti e quindi il diverso uso delle due lingue è proprio l’emozionalità, i diversi stati emotivi che caratterizzano questa violenta quanto commovente storia. La musica dal vivo accompagna i momenti in greco antico, non come semplice tappeto musicale ma come vero e proprio intervento corporeo ad arricchire, completare le suggestioni che saranno evocate da un lingua così antica e musicale; la lingua italiana sarà lasciata al silenzio, all’assenza di musica, a quella carica di suggestioni ed emozioni che saranno presenti nei monologhi di Medea quanto nei rapidi e intensi scambi di battute.

approfondimento

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La scelta del testo ed il successivo lavoro di sperimentazione dimostrano che il lavoro di D’Ambrosi con i ragazzi con disabilità, non sono solo una forma di terapia, ma anche la fantastica possibilità di espressione artistica ed emotiva, un luogo di aggregazione e di formazione entusiasmante in cui giocare e divertirsi sul serio, in cui i ragazzi disabili hanno potuto sentirsi ed essere finalmente protagonisti.

 

Adattamento e regia: Dario D’Ambrosi

Interpreti: Almerica Schiavo, Paolo Vaselli, Dario D’Ambrosi

Coro: Attori diversamente abili della Compagnia Stabile del Teatro Patologico Musiche originali:

Francesco Santalucia

Direzione Coro e percussioni: Francesco “Papaceccio” Crudele

Scene e costumi: Raffaella Toni

Aiuto regista: Alessandro Corazzi

Disegno luci: Danilo Facco