Fendace chiude la Milano Fashion Week Women’s Collection

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

Cala il sipario sulla  Milano Fashion Week Women’s Collection. Un’edizione ricca di eventi a cui si è aggiunto, a sorpresa, Fendace. Scambio creativo tra Versace e Fendi, una capsule nella quale Donatella Versace ha disegnato per Fendi e un’altra in cui Kim Jones l’ha fatto per Versace.

 

Si tratta della prima volta che due Maison italiane si incontrano per presentare insieme una sfilata che rispecchi i segni distintivi dei due brand. Un vero dialogo creativo, una conversazione basata su amicizia e stima reciproca da cui sono nate due collezioni Prefall 2022 distinte: Versace by Fendi e Fendi by Versace.

Un esperimento simile l’avevamo visto tra Gucci e Balenciaga ma questa volta i due brand appartengono a due gruppi diversi e non è cosa da poco. I prodotti nati da Fendace, questo il nome del progetto, verranno distribuiti a partire da maggio 2022 negli store di entrambe le griffe.

Per Versace, Kim Jones ha riportato in passerella le spille da balia e le stampe barocche, mentre Donatella ha reinterpretato in versione glamour i segni distintivi di Fendi che ha fatto però indossare a modelle con la parrucca biondo platino, a rimarcare che la versione Fendi in scena nel cortile dello storico palazzo Versace di via Gesù è opera sua. Due capsule nelle quali la doppia FF ha incontrato la Medusa in un mix che è una celebrazione della moda italiana.

Molto più quindi di una collaborazione, un momento unico nella storia della moda e qualcosa di assolutamente non ancora visto.

Presentate dal vivo in via Gesù le due capsule hanno riportato in passerella top model come Naomi Campbell, Kate Moss, Esther Canadas, Amber Valletta insieme alle star di oggi Mariacarla Boscono, Gigi Hadid, Emily Ratajkowski.

Nel parterre Elisabeth Hurley, Demi Moore, Dua Lipa e Chiara Ferragni con Fedez.

Milano Fashion Week Women’s Collection, edizione della ripartenza

Fendace ha di fatto chiuso quella che è stata definita edizione della ripartenza. Degli oltre 200 appuntamenti in calendario più della metà sono stati in presenza e e laddove si è scelto il digitale lo si è fatto esplorando le sue massime potenzialità. Esempio fra tutti Moncler che con il suo MondoGenius ha unito fisico e digitale mettendo in connessione la community del brand.

Un’edizione di successo e lo si è visto anche dal numero di presenze come il ritorno di buyer e giornalisti internazionali - ad eccezione degli asiatici -,  la folla davanti alle sfilate, il traffico in tilt, le strade affollate. I numeri del resto premiano gli sforzi, e raccontano di un settore in cui nel primo semestre 2021 il fatturato è in decisa crescita, risultato tutt’altro che scontato.  Nei primi cinque mesi dell’anno i dati dell’export sono stati molto positivi con una crescita complessiva del 27,6%.

Femminilità il fil rouge delle passerelle

Oggi come oggi è difficile parlare di tendenze perché l’unica vera tendenza è esprimere se stessi.

Ma se proprio vogliamo trovare un filo conduttore nella moda di queste ultime passerelle allora è la femminilità.

A volte mostrata in tutta la sua dolcezza, come nell’emozionante sfilata di Giorgio Armani,  altre accompagnata da intelligenza e consapevolezza, altre ancora espressa in modo altamente seducente. Quel che si è visto e respirato in questi 7 giorni di frenesia è stata la voglia di mostrarsi, di tornare a vivere, di divertirsi e giocare con la moda. Insomma di togliersi quella tuta e quel pigiama che ci ha accompagnato nei lunghi mesi della pandemia.

 

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