"Tolo tolo", Checco Zalone a Sky TG24: "Volevo far commuovere". VIDEO

Spettacolo

Il comico pugliese torna al cinema dal primo gennaio con il suo nuovo film, il quinto come protagonista, e che lo vede per la prima volta alla regia. "Non dormivo la notte" ha confessato l'artista

Checco Zalone inizia il 2020 con un nuovo film, "Tolo tolo", il quinto che lo vede come protagonista, al cinema in tutta Italia dal primo gennaio. Il comico pugliese a Sky TG24 ha parlato del suo ultimo lavoro, che lo vede per la prima volta alla regia, ma anche di immigrazione e delle recenti polemiche che lo hanno coinvolto prima dell'uscita della pellicola. Con "Tolo tolo" Zalone confessa di voler "far divertire e commuovere".

"Forse essere scorretto vuol dire non essere banale"

La storia del film tocca il tema dell'immigrazione e l'uscita nelle sale era stata anticipata da un video ritenuto da alcuni dal tono razzista. Il comico pugliese ha però spiegato che probabilmente la sua ironia non è stata capita, ma non voleva assolutamente essere razzista. "Parlare d'immigrazione è un tema scottante. Non si può dire sono a favore o contro, è un tema troppo complesso - ha detto Zalone che aggiunge - forse essere scottante vuol dire non essere banale e non fare la solita storia sulla coppia, la famiglia". Toccando il tema della politica l'artista ha anche chiarito che "tentano di incasellarmi di destra, di sinistra, ma non lo so neanche io. Non si può avere una visione a senso unico".

"Non dormivo la notte"

Il film "Tolo tolo" è stato scritto insieme a Paolo Virzì. Zalone ha raccontato di aver incontrato il regista "che aveva la storia" e di aver poi fatto "una cosa azzardata, me la sono cucita addosso e ho voluto fare la regia". Il nuovo incarico, però, è stato vissuto tra momenti belli e tante difficoltà. "Non dormivo la notte. La mia compagna ne sa qualcosa, facevo telefonate nel cuore della notte". Inoltre l'artista pugliese ha rivelato di non aver mai voluto Virzì sul set "perché mi vergognavo di farmi vedere alla regia da lui".

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