Colonne sonore da Oscar, fra vincitori e nominati

Spettacolo

Floriana Ferrando

Una scena tratta da Tre manifesti a Ebbing, Missouri, candidato all'Oscar.
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In attesa della 90esima cerimonia di premiazione degli Academy Awards che si terrà il prossimo 4 marzo presso il Dolby Theatre di Los Angeles, ricordiamo i film vincitori degli ultimi anni e i titoli in lizza per il premio di questa edizione. GUARDA I VIDEO

Non solo attori e registi. Agli Academy Awards anche la musica è protagonista. Ma chi vincerà quest’anno l’Oscar per la Migliore colonna sonora e quello per la Migliore canzone originale? Scopriamo le hit in nomination.

OSCAR 2018: TUTTI I FILM NOMINATI IN UN VIDEO 

La Migliore colonna sonora
Ne ha già vinto uno per la colonna sonora de Il Re leone e ne ha sfiorati altri nove: il compositore tedesco Hans Zimmer ci riprova quest’anno con Dunkirk, che segna la sua sesta collaborazione con il regista Christopher Nolan. “Siamo riusciti a creare una nuova esperienza in cui il suono, la musica e le immagini sono parte di un'unica esperienza narrativa”, spiega Zimmer. Non è stato, comunque, un lavoro facile ed immediato, tanto che il compositore definisce Durkink come “la cosa più difficile che abbiamo mai fatto”. La concorrenza è spietata: fra i nominati ci sono Carter Burwell con Tre manifesti a Ebbing, Missouri, alla sua seconda nomination alla Migliore colonna sonora dopo quella per Carol nel 2016, e Alexandre Desplat con La forma dell'acqua, vincitore dell’Oscar per il film Grand Budapest Hotel, a fronte di otto candidature totali. E mentre Jonny Greenwood dei Radiohead è per la prima volta in nomination grazie alle musiche scritte per Il filo nascosto, il rivale più temibile è il John Williams dei record di Star Wars: Gli ultimi Jedi, che vanta cinque vittorie e ben 51 candidature.



La Migliore canzone originale
Ci sono, poi, quelle canzoni nate apposta per un film, come “Mystery of Love”: il regista di Chiamami col tuo nome, Luca Guadagnino, ha coinvolto nel progetto il cantautore statunitense Sufjan Stevens: "È un grande onore che abbiano deciso di riconoscere questo lavoro. È così assurdo essere parte di tutto questo”, commenta Stevens. Come lui, anche Mary J. Blige, Raphael Saadiq e Taura Stinson con la loro "Mighty River" per il film Mudbound sono alla loro prima esperienza di fronte alla giuria degli Academy Awards: "Essere in questo universo ovviamente allarga gli orizzonti”, dice la Blige, nominata anche come Miglior attrice non protagonista. Fra le cinque canzoni nominate ci sono anche “Remember me” da Coco, “Stand Up for Something” da Marshall e “This is me” da The Greatest Showman.



Il meglio dal 2000 ad oggi
A ricordare le migliori canzoni originali degli ultimi diciassette anni del premio ci pensa un video condiviso su YouTube, che in poco più di cinque minuti regala un assaggio delle canzoni originali vincitrici dell’Oscar dal 2000 ad oggi. Si parte con il mito di Bob Dylan, che porta a casa una statuette per la sua “Things have changed” scritta apposta per la sceneggiatura di Wonder Boys diretto da diretto da Curtis Hanson, poi spunta Eminem con la “Lose Yourself” che fa da sfondo al film autobiografico 8 Mile e la ballatissima “Jai Ho” di The Millionaire (Oscar 2008). E ancora, c’è la "Skyfall" in salsa 007 di Adele, seguita da Sam Smith che cura il brano originale del successivo film di James Bond, Spectre. Si distinguono i film di animazione: Randy Newman prima cura la canzone “If I don’t have you” dallo squisito sapore retrò di Monsters, Inc. per tornare qualche anno più tardi con “We Belong Together” sul set di Toy Story 3, mentre Idina Menzel vince con il film Frozen e la sua “Let It Go”.



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