Beatles, 54 anni fa usciva negli Usa "I want to hold your hand"

Spettacolo
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Registrata ad Abbey Road in ottobre, la canzone diventò la chiave che permise ai Fab Four di sfondare anche negli Stati Uniti. È il singolo della band più venduto di tutti i tempi

Era appena trascorso il Natale di 54 anni fa, negli Usa erano da poco cominciati i lavori della commissione Warren sull'omicidio di JFK e nei cinema approdava "La spada nella roccia", uno degli ultimi cartoni animati Disney supervisionati direttamente da Walt in persona. Il 26 dicembre 1963, i Beatles pubblicavano negli Usa "I want to hold your hand", il loro nuovo singolo registrato a Londra nell'ottobre dello stesso anno.

Un 45 giri storico

"I want to hold your hand", a quasi sessant'anni di distanza, è ancora ricordato come il singolo più venduto di sempre della band che ha cambiato il mondo del pop, con oltre 15 milioni di copie vendute. Ma la sua importanza non si limita a questo dato. A livello tecnico fu il primo brano dei Beatles ad essere inciso (nei "soliti" studi Emi di Abbey Road) in multitraccia, per la precisione con un registratore a quattro piste. Ma, soprattutto, è stato il brano che ha permesso al quartetto di Liverpool di superare definitivamente i confini europei, affermandosi come band di culto anche negli Stati Uniti. Pubblicato originariamente solo nel formato 45 giri, non essendo inserito in alcun album della discografia "ufficiale" inglese, negli States aveva come lato B "I saw her standing there" anziché "This boy". Al momento dell'uscita negli Usa, "I want to hold your hand" era già saldamente al numero uno in Inghilterra, dove era stato presentato il 29 novembre: scalzò subito dalla vetta della hit parade "She loves you" e vi rimase per 5 settimane.

Beatles e Usa

Negli States, invece, "I want to hold your hand" entrò nella Billboard Hot 100 il 18 gennaio del 1964, al numero 45. Prima che fosserò passate due settimane, arrivò alla vetta, dove si fermò per ben 7 turni. A testimonianza dello straordinario impatto sul pubblico americano, fu scalzato dalla vetta solo da altri due brani dei Fab Four: prima "She loves you" e poi "Can't buy me love", monopolizzando la classifica fino a maggio inoltrato. "I want to hold your hand", scritta da Lennon e McCartney nel giro di poche ore nell'abitazione londinese di Paul, a Wimpole Street, era la canzone che il gruppo e il manager Brian Epstein cercavano da tempo per fare breccia nel cuore degli americani. Le conseguenze furono la globalizzazione di quella sorta di follia collettiva passata alla storia con il nome di "Beatlemania", le prime apparizioni negli States a febbraio del '64 e i tre leggendari tour americani delle estati 1964, '65 e '66.

Le differenze nella discografia

Il grande successo del brano diede il via anche alla pubblicazione degli LP del gruppo oltreoceano. Visto il fulminante successo, la Capitol (sussidiaria della Emi in America) non si limitò a ripubblicare i dischi giù usciti nel Regno Unito, ma decise di "adattarli" alle abitudini americane: compilando tracklist più brevi e - soprattutto - inserendo anche quelli che a Londra erano solo singoli. La casa discografica "riordinò" (senza alcuna cura per le scelte artistiche dei Beatles) il materiale d'archivio, creando "Meet The Beatles!", concepito e presentato come "il primo album americano dei Beatles". Nella realtà, il disco fu anticipato dieci giorni prima da "Introducing... The Beatles", una versione accorciata di "Please please me" pubblicata dalla piccola Vee-Jay Records, che aveva ottenuto una licenza limitata prima del boom della band. La vicenda passò in mano agli avvocati e alla fine del '64 tutto tornò nelle mani della Capitol, lasciando alla Vee-Jay la soddisfazione del primato e delle tante copie vendute: 1,3 milioni.

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