Gomorra 3: quando inizia e tutte le anticipazioni sulla nuova stagione

Spettacolo
Per la prima volta i primi episodi arriveranno in anteprima al cinema in oltre 300 sale italiane il 14 e 15 novembre (Sky)

A partire dal 17 novembre ogni venerdì alle 21.15 su Sky Atlantic HD andranno in onda i nuovi episodi. Disponibili anche su Sky On Demand e, per la prima volta, in anteprima al cinema in oltre 300 sale italiane

L'attesa sta per terminare. La serie tv più vista di sempre su Sky sta per tornare (guarda anche l'infografica interattiva 10 cose di Gomorra che (forse) non ricordi). Dal 17 novembre, su Sky Atlantic HD e Sky On Demand arriva la terza stagione di Gomorra – La Serie. Ogni venerdì alle 21.15 andranno in onda due nuovi episodi (le foto). Ci sarà una gustosa anteprima al cinema, con i primi episodi proiettati in anteprima in oltre 300 sale italiane il 14 e 15 novembre con Sky e Vision Distribution.

La serie italiana più esportata

Gomorra è una serie diventata ormai di culto, capace di generare dibattiti, modi di dire, parodie, vignette, canzoni, uscendo dallo schermo ed entrando nel linguaggio quotidiano. Tanto che i membri del cast si sono lanciati nell'insegnamento del "gomorrese", passando dai saluti ai modi di dire e proverbi fino al contatto fisico. Non a caso Gomorra, con la sua diffusione in 190 territori, è la serie italiana più esportata, e anche quella che ha saputo ridefinire gli standard e il linguaggio della serialità italiana. Un modello di narrazione e scrittura capace di competere con grandi produzioni internazionali, e un immaginario divenuto iconico, anche grazie alle interpretazioni di un cast di straordinari talenti radicati sul territorio.

La risposta a "The Wire"

Le prime due stagioni sono state accolte, in Italia e nel mondo, con clamore ed entusiasmo da pubblico e critica, ottenendo numerosi premi. La serie è stata definita da Variety "La risposta italiana a The Wire", in occasione del debutto della serie negli States, il Wall Street Journal annunciava ai suoi lettori che "I fan dei Soprano e The Wire hanno una nuova serie da aggiungere alle loro liste", definendo Gomorra "l'esportazione televisiva italiana di maggior successo".

I numeri della terza serie

Sono serviti 150 giorni di riprese in 160 location, oltre 350 attori, 4500 comparse, 140 persone coinvolte sul set della serie originale Sky prodotta da Cattleya per i 12 nuovi attesissimi episodi della terza stagione. Se i primi due capitoli di "Gomorra – La Serie" hanno raccontato la costruzione, il dominio e la crisi del sistema degli Scissionisti, in questi nuovi episodi chi è sopravvissuto alle faide si troverà a gestire le ferite che quelle guerre hanno provocato. 

La fuga di Ciro

La narrazione riprende dalla morte di Don Pietro: qualcuno deve occupare il suo posto nel più breve tempo possibile, prima che la notizia del suo omicidio si diffonda e Napoli Nord torni ad essere una polveriera. Ciro è costretto a fuggire, lo cercano tutti, sanno che è stato lui a premere il grilletto. Ma l'Immortale ha perso completamente la forza di combattere: dopo aver provato a diventare il re di Scampia, mettendosi a capo degli Scissionisti, ha dovuto seppellire sua figlia, vittima della sua stessa ambizione, e Secondigliano è diventato ormai il luogo dei suoi fantasmi. Non è più casa sua e deve andarsene.

Il potere di Genny

D'altro canto Genny deve capire come far coesistere la gestione dell’eredità di Napoli Nord con la sua nuova vita nella capitale. Sa bene che il potere di un Savastano riposa sempre e solo sul pieno possesso di Secondigliano, che però non è più quella di prima. Dopo anni di guerre, le piazze di spaccio sono costantemente presidiate dalle forze dell'ordine e non rendono più come un tempo: se i boss di Napoli Nord vogliono sopravvivere devono cercare nuovi sbocchi. Per questo Genny comincia a guardare con interesse al centro di Napoli, sebbene tutto sia già controllato da una confederazione di famiglie storiche che non hanno nessuna intenzione di perdere terreno. Ciò che serve a Genny è un cavallo di Troia per conquistare il centro e lo trova in Enzo Villa, il giovane erede di una delle famiglie fondatrici della Camorra, esclusa dal potere quando il capoclan diventò uno dei primi pentiti.

Guerra tra clan

Enzo fa parte di un gruppo completamente fuori dalle logiche dei clan tradizionali: un gruppo di giovani che, come lui, non vedono l'ora di rivendicare quello che credono gli spetti di diritto. Questi ragazzi con le barbe lunghe e i tatuaggi riconoscono negli uomini di Secondigliano gli alleati che possono aiutarli a perseguire i loro obiettivi. Decidono così di seguirli in una guerra contro i clan Confederati, diventando di fatto il loro esercito. Inizia uno scontro all’ultimo sangue per il controllo del cuore di Napoli, una guerra fatta di rappresaglie, inganni e sotterfugi, dove gli alleati di ieri diventano gli avversari di oggi e in cui l’unica regola è l’assenza di regole. E così, ancora una volta, i protagonisti dovranno lottare per non soccombere, usando qualunque mezzo necessario.

Cast e autori

La terza stagione di "Gomorra - La Serie", nata da un'idea di Roberto Saviano e liberamente tratta dal suo omonimo bestseller, è diretta da Claudio Cupellini e Francesca Comencini, e scritta da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Ludovica Rampoldi. Nel cast Marco D'Amore (Ciro di Marzio), Salvatore Esposito (Genny Savastano), Cristiana Dell'Anna (Patrizia), Cristina Donadio (Scianel), a cui si aggiungono, tra gli altri, due giovani attori napoletani: Arturo Muselli, nel ruolo di Enzo, capo di una nuova fazione che cercherà di prendersi il centro di Napoli e Loris De Luna, che interpreta Valerio, un ragazzo della Napoli bene affascinato dalla prospettiva di entrare nella partita. Tornano anche nella terza stagione Fabio De Caro (Malamò), Ivana Lotito (Azzurra, la giovane moglie di Genny) e Gianfranco Gallo (Giuseppe Avitabile, il padre di Azzurra).

La linea d'ombra

"La terza stagione di 'Gomorra – La Serie' nasce da un azzeramento", dichiara il regista Claudio Cupellini. "Gli equilibri e i personaggi raccontati nelle prime due stagioni hanno compiuto un loro percorso che è giunto al termine: Pietro è morto; Ciro ha perso la sua guerra e la sua famiglia; Genny, dopo la nascita del figlio Pietro, sembra aver campo libero nella gestione del potere. Nei sei episodi che ho diretto in questa nuova stagione ho voluto provare a raccontare quella che da subito mi è sembrata la linea d'ombra dei protagonisti superstiti".

Mostri umani

"Tutto sta dentro i personaggi, il loro mistero e la loro potenza: sono dei mostri, eppure sono umani, non vorremmo mai assomigliare a loro, non vorremmo mai essere al loro posto, appartenere al loro mondo, stare nelle loro famiglie", dice invece l'altra regista della terza serie, Francesca Comencini. "Nonostante ciò, riusciamo però a capire chi sono, a riconoscere in loro ciò che li accomuna a noi. Questa è la potenza di 'Gomorra - La Serie': non stigmatizza un altrove, ma racconta un mondo che sta dentro al nostro mondo, dunque è anche uno specchio deformato, mostruoso e incandescente di noi".

Il cuore criminale

"La terza stagione di Gomorra è uscita da Scampia, è uscita anche da Napoli, ha lasciato l'Italia di nuovo (dopo l'Honduras e la Germania della strage di Duisburg) per approdare in Bulgaria, nella periferia occidentale di Sofia, a Lyulin: la Scampia di Sofia", spiega l'ideatore Roberto Saviano, dal cui omonimo bestseller è nata la serie tv. "Quello che volevamo mostrare è come le periferie del mondo si somiglino tutte, come le periferie del mondo abbiano un muscolo comune che pompa sangue e denaro, un cuore che batte all'unisono, e quel cuore è un cuore criminale, è un cuore immortale", prosegue Saviano. "E in questo racconto non c’è spazio per il bene, per la dicotomia classica tra bene e male. 'Gomorra - La serie' dà a chi la guarda uno specchio e pone domande. Cosa vedete in quello specchio? Vi riconoscete? Anche voi desiderate potere, denaro, donne, uomini? E cosa fare per ottenere ciò che volete? Quali regole infrangete? E se la realtà che racconta 'Gomorra - La serie' è vera, cosa puoi fare tu per cambiarla? Proprio tu e non il poliziotto ossessionato dal boss latitante o l’assistente sociale che interrompe percorsi criminali”.

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