Lo sfogo di Asia Argento: "Colpevole del mio stupro? Solo in Italia"

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L'attrice si è lamentata sui social per le critiche ricevute dopo la rivelazione dell'abuso sessuale subito da parte di Harvey Weinstein. Ad accusarla, anche Vladimir Luxuria

Asia Argento torna a parlare della violenza sessuale subita da Harvey Weinstein: questa volta, però, le critiche non sono per il produttore statunitense, bensì per i molti utenti che si sono espressi con commenti tutt’altro che solidali dopo la sua denuncia. Tra loro, anche la conduttrice radiofonica ed ex parlamentare Vladimir Luxuria. 

Lo sfogo sui social

"Solo in Italia vengo considerata colpevole del mio stupro perché non ne parlai quando avevo 21 anni ed ero terrorizzata. Sono delusa, triste", ha scritto Asia Argento su twitter. Le parole dell'attrice si riferiscono ad una sua testimonianza apparsa ieri sul New Yorker che racconta le molestie subite dal produttore Harvey Weinstein nel 1997. Pur raccogliendo la solidarietà di molti, la Argento ha dovuto comunque incassare anche gli insulti sessisti e le volgarità di ogni genere contro la vittima della violenza sessuale.

Le accuse di Luxuria

Tra i detrattori di Asia Argento, c’è anche Vladimir Luxuria: "Asia Argento avrebbe dovuto dire no a Weinstein come hanno fatto altre attrici, le donne devono denunciare, lo diceva lei a 'Amore Criminale!'", ha scritto l'ex parlamentare sul social network. La replica dell’attrice non si è fatta attendere: "Non posso credere che scrivi una cosa del genere. Evidentemente non sei mai stata violentata, non hai mai provato terrore e vergogna". Il battibecco sui social è proseguito con le accuse di Luxuria, che ha rimproverato ad Asia di aver accettato di farsi produrre un film, "Scarlet Diva", dallo stesso Weinstein: "Il film, girato un anno e mezzo dopo la violenza sessuale, denunciava il trauma che ho vissuto nei minimi dettagli" ha ribattuto la figlia del maestro dell’horror italiano.

Asia e le altre

Il New Yorker ha raccolto la testimonianza della Argento e di altre due donne, che hanno confessato di essere state violentate da Harvey Weinstein: “E' stato un incubo e non ho detto nulla finora perché avevo paura che volesse distruggere la mia carriera" ha spiegato l’attrice italiana. Ad accusare il produttore, sono state anche attrici del calibro di Angelina Jolie e Gwyneth Paltrow, che avrebbero ricevuto molestie quando erano ancora agli esordi. Nella lista delle vittime del co-fondatore della Weinstein Company ci sono anche la modella italo-filippina Ambra Battilana Gutierrez e le attici Ashley Graham e Rose McGowan.

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