Progressive rock, storia e curiosità: dai King Crimson alla Pfm

Spettacolo
Franz Di Cioccio e Patrick Djivas della Pfm (foto di Lorenzo Ceva Valla)
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48 anni fa usciva l'album d'esordio dei King Crimson "In the Court of the Crimson King", considerato il punto di partenza della storia del Progressive Rock. Le curiosità su uno dei generi musicali con cui si sono espressi grandi artisti come i Pink Floyd

Il 10 ottobre del 1969 usciva l'opera prima dei King Crimson, il celeberrimo "In The Court Of The Crimson King". Con questo disco, alla vigilia degli anni Settanta, si inaugurava l'era del progressive rock. Genere che ha cercato di nobilitare il tradizionale rock tradizionale attraverso una fusione con la musica classica, il progressive annovera nella sua discografia mondiale - a cui ha contribuito anche l'Italia - capolavori come "Shine on You Crazy Diamond" con altri brani invece largamente dimenticabili.

Cos'è il progressive rock

Con l'espressione inglese progressive rock (in italiano, rock progressivo), Cesare Rizzi, autore del libro "Progressive & Underground", indica un'evoluzione della musica rock che affonda le sue radici nel genere psichedelico. Nato nel Regno Unito negli anni Sessanta, questo genere musicale si è diffuso poi in Germania, Italia e Francia nel decennio successivo. L'obiettivo era dare alla musica rock maggiore spessore culturale e credibilità. Con l'aggettivo "progressive" si vuole indicare la progressione del rock dalle radici blues, tipicamente americane, a una maggiore attenzione alla composizione musicale, alla melodia e all'armonia. La differenza tra il genere principale e la sua evoluzione sta nelle partizioni strumentali, molto più complesse, simili a quelle presenti nella musica classica. Fu il tastierista Keith Emerson che, inserendo elementi propri della musica classica in un contesto lisergico, traghettò la musica psichedelica inglese nel progressive rock.

Gli artisti che hanno fatto la storia del progressive rock

Il progressive rock conobbe il suo apice di popolarità negli anni Settanta, grazie a gruppi come i Pink Floyd di Roger Waters, i Jethro Tull, gli Yes, i Gentle Giant, i Rush, i Camel, i Genesis di Peter Gabriel ed Emerson, Lake & Palmer, nonché i King Crimson creati da Robert Fripp. Il genere vide concludersi la sua parabola di celebrità alla fine del decennio, soppiantato dall'affermarsi del punk rock. Con gruppi come i Radiohead e i Sigur Ros a volte si è tornato a parlare di atmosfere progressive, ma le sfumature associate a questo aggettivo hanno permesso di includere sotto la stessa definizione molti generi ed espressioni musicali un po' distanti dalla definizione originale.

Il progressive rock italiano

Tra le nazioni in cui il progressive rock attecchì, ci fu anche l'Italia. I gruppi che hanno portato al successo il genere in patria sono tra gli altri il Banco del Mutuo Soccorso, gli Area, gli Arti e Mestieri, i New Trolls, la Premiata Forneria Marconi. Il primo album con tracce di progressivo fu "Dies Irae" dei Formula 3, prodotto in gran parte da Lucio Battisti, mentre il primo lavoro progressive diventato famoso anche all'estero fu "Collage" secondo LP del gruppo Le Orme, uscito nel 1971. Meno di un mese dopo la Premiata Forneria Marconi fece uscire il singolo "La carrozza di Hans/Impressioni di settembre", in cui ci fu anche la mano di Mogol. In questo disco si può ascoltare un celebre inciso di minimoog, una tastiera che divenne uno dei capisaldi della sezione melodica del progressive internazionale. Nella metà degli anni Settanta molti dei gruppi prog rock italiani furono avvicinati da case discografiche straniere alla ricerca di talenti da mettere sotto contratto. Tra questi, la Premiata Forneria Marconi passò alla storia nel mercato americano come gruppo rock più celebre d'Italia al tempo, grazie alle sue performance live.

Gli album più famosi del progressive rock

Tra i migliori album progressive rock della storia della musica mondiale, Rolling Stone mette al primo posto "Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd. Questo album infatti è stato in gradi di riunire in un unico disco le sonorità del rock, quelle del soul e le sinfoniche, orologi ticchettanti e sintetizzatori. Inoltre, i testi di Roger Waters restano insuperabile espressione di quel momento storico. Al secondo posto ci sono i King Crimson con "In the Court of the Crimson King", per la sua decisiva influenza nella formazione del genere musicale. Segue il trio canadese Rush con l'album "Moving Pictures" del 1981 (quindi già quasi alla fine del prog rock duro e puro degli anni Settanta). "Wish You Were Here" dei Pink Floyd è riuscito a mettere in musica il concetto di alienzione attraverso atmosfere psichedeliche. Infine, per chiudere la top 5, ricordiamo anche "Close to the Edge" degli Yes, che nel 1972.

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