Roma, le Terme di Diocleziano aprono le porte all’opera

Spettacolo
Saranno visitabili il Chiostro piccolo e il Chiostro grande della Certosa della Basilica di Santa Maria degli Angeli (Profilo Facebook Mibact)
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In quattro occasioni durante il mese di luglio, l'antica aula termale VIII del Museo nazionale romano ospiterà le esecuzioni dei giovani talenti del Teatro dell’Opera della Capitale

Il meglio del repertorio classico da apprezzare in una cornice d’eccezione come l'aula VIII delle Terme di Diocleziano di Roma. Un'esperienza resa possibile da "Diocleziano all'Opera", evento nato dalla collaborazione tra il Museo nazionale romano ed Electa, che permetterà al pubblico di ascoltare in un ambiente particolare musica classica di grande livello nelle serate del 10, 17, 24 e 31 luglio. L'antica sala termale che si affaccia sulla monumentale natatio (la piscina di cui resta parte della facciata), infatti, ospiterà alcune tra le più celebri arie eseguite dai musicisti del Teatro dell'Opera della Capitale.  

In scena i giovani talenti

Il programma di "Diocleziano all’Opera" è stato affidato al Teatro dell’Opera di Roma e in particolare a Giovanni Bietti, compositore, pianista e musicologo, che introdurrà il tema delle serate per poi accompagnare nelle arie i giovani artisti del "Fabbrica young artistic program". Il primo appuntamento, lunedì 10 luglio, sarà dedicato al tema "L'Opera è... amore" e vedrà l’esecuzione, tra le altre, del "Vissi d'arte" della Tosca di Puccini e del "Le Soirées musicales" di Rossini. Le altre serate, invece, attraverseranno altri temi dell’Opera come "turbamento, astuzia e follia". Secondo Daniela Porro, direttrice del Museo nazionale romano, si tratta di "un'offerta culturale di qualità per apprezzare diversamente le Terme di Diocleziano". Durante le quattro serate, infatti, sarà possibile anche visitare "le antiche aule termali insieme al Chiostro piccolo, così come il Chiostro grande della Certosa della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri tradizionalmente attribuito a Michelangelo".

Il teatro si apre alla città

Un'iniziativa, ha aggiunto in una nota il sovrintendente Carlo Fuortes, che porta il Teatro dell'Opera "in un altro bellissimo luogo archeologico di Roma", proprio mentre è in corso anche la stagione estiva alle Terme di Caracalla. "Un segno della volontà del teatro di aprirsi alla città e di collaborare con le sue altre importanti realtà culturali". La partecipazione ai concerti sarà gratuita ma l’ingresso sarà consentito con l'acquisto del biglietto del Museo nazionale romano, valido tre giorni anche per le altre sedi di Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e Crypta Balbi.

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